La Polizia di Stato di Venezia, grazie all’incessante attività investigativa messa in campo quotidianamente dagli uomini del Commissariato di Mestre, ha messo a segno un altro colpo sul fronte del contrasto al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti nel Rione Piave. Nella giornata di ieri, infatti, gli agenti, durante un’attività di polizia appositamente studiata per prevenire e reprimere fenomeni legati all’uso e allo spaccio di droghe e al contrasto della microcriminalità nella zona di Via Piave, nell’ottica del rafforzamento del controllo di quel territorio voluto dalla Questura di Venezia, hanno notato una persona sospetta a bordo di una bici, nei pressi della chiesa di Santa Maria Immacolata di Lourdes. Gli uomini del Commissariato, avendo subito riconosciuto l’uomo, lo hanno seguito al fine di effettuare un controllo più approfondito, essendo il soggetto già noto agli investigatori sia per i suoi numerosi precedenti in materia di spaccio di stupefacenti, sia perché su di lui già pendeva un ordine di carcerazione, anch’esso frutto di una minuziosa attività di polizia giudiziaria svolta dalla squadra investigativa. Dopo averlo pedinato fino in via Felisati, gli agenti hanno deciso di fermarlo ed a quel punto il cittadino, nigeriano dell’89, che in primo momento aveva provato ad eludere il controllo tentando di negare di essere la persona ricercata dai poliziotti, è stato arrestato e portato in carcere, dove dovrà scontare una pena di 1 anno ed un mese di reclusione per spaccio di stupefacenti. L’attività della squadra investigativa del Commissariato di contrasto al fenomeno dello spaccio in Via Piave, tuttavia, non si è fermata qui: sempre nella giornata di ieri, infatti, l’intenso e costante lavoro della Polizia di Stato ha portato all’emanazione di altri due ordini di esecuzione, sempre per reati connessi al tema degli stupefacenti, questa volta per sottoporli alla misura alternativa degli arresti domiciliari.Il primo soggetto, un cittadino italiano (B.Z. del 54’), dovrà scontare 2 anni per spaccio di stupefacenti, mentre la seconda persona arrestata, anch’essa italiana (N.P. del 91’) dovrà scontare un anno e cinque mesi di reclusione per la stessa tipologia di reati. Entrambi sono stati rintracciati dagli uomini del Commissariato nel centro di Mestre. Per quanto riguarda invece l’attività della Polizia di Stato di Venezia sul fronte del contrasto in materia di reati contro il patrimonio, il Commissariato di Mestre ha messo a segno un’altra vittoria, dando esecuzione ad un ordine di carcerazione a carico questa volta di una cittadina di origini sinti (P.N. del 1971) che doveva scontare ben 3 anni e 7 mesi di reclusione per diversi reati, tra cui vari furti e truffe. Attraverso una mirata e discreta attività investigativa svolta dagli investigatori, all’alba è scattato un blitz presso il campo sinti situato nei pressi del centro di Zelarino, dove la donna è stata effettivamente trovata e tratta in arresto.
POLIZIA DI STATO DI VENEZIA. CONTINUA LA LOTTA ALLO SPACCIO NELLA ZONA DI VIA PIAVE GIORNATA DI ARRESTI PER IL COMMISSARIATO DI PS MESTRE.
04/10/2021