Nell’ambito dei servizi di controllo straordinario del territorio, fondamentali in chiave di prevenzione e repressione dei reati, ed ancor più essenziali nel periodo estivo nelle località balneari, il Commissariato di Jesolo, con l’ausilio del Reparto Prevenzione Crimine di Padova, nei giorni scorsi ha svolto la bonifica di una struttura alberghiera dismessa di Jesolo, sita in via Gorizia, che si compone di due fabbricati di notevoli dimensioni collegati tra loro, all’interno di una medesima ampia area recintata. Detto albergo, di proprietà di più eredi del defunto titolare, è notoriamente utilizzato da persone senza fissa dimora come luogo di riparo/bivacco.
Sul posto, si è svolta preliminarmente una accurata verifica esterna del perimetro, dei cancelli e delle chiusure, prima di accedervi. In tale frangente, dal retro uscivano due soggetti stranieri, che venivano controllati e successivamente generalizzati per B. M. nato in Gambia nel 1997 e G. A., nato in Senegal nel 1997, i quali, privi di documenti, sono stati accompagnati in ufficio per la compiuta identificazione con fotosegnalamento. All’esito dell’attività conseguente, sono stati deferiti all’autorità giudiziaria per l’ipotesi di invasione di terreni ed edifici.
Inoltre, nei confronti di uno dei due è stata avviata la procedura di espulsione, mentre la posizione dell’altro verrà approfondita in considerazione della presentazione, da parte sua, di istanza di protezione internazionale.
Successivamente è stata svolta un’accurata verifica di ogni vano e stanza delle due strutture, verificando che alcuni locali presentavano segni di bivacco, anche non recenti (vestiario, residui di cibo e sigarette). All’interno di una stanza sita al 4° piano, si è rintracciato un cittadino italiano già residente a Cavallino Treporti (VE), il quale rappresentava uno stato di indigenza a motivo della sua presenza all’interno dell’albergo. Lo stesso, a sua volta deferito per l’ipotesi di cui all’art. 633 c.p., è stato invitato a raccogliere le sue masserizie e a lasciare la struttura, cosa che avveniva poco dopo.
Una volta posta in sicurezza la struttura con verifica dell’assenza di ulteriori soggetti, veniva contattato un delegato dalla proprietà che si è attivato per il ripristino degli impedimenti agli accessi e per rendere l’albergo non più penetrabile e utilizzabile per ripari di fortuna.