Nella giornata di ieri 8 febbraio 2020, grazie all’attività della Squadra Volanti della Questura di Venezia sono state tratte in arresto in flagranza di reato due persone in due diversi episodi.
Mestre: a seguito di segnalazione, una pattuglia delle Volanti si è recata al punto vendita MediaWorld di via Don Peron 20 dove un italiano di 55 anni, originario di Ferrara, è stato fermato da personale di vigilanza privata che aveva notato l’uomo aggirarsi con fare sospetto tra gli scaffali del negozio con alcune confezioni di prodotti che, credendo di non farsi notare, metteva dentro lo zaino. Tuttavia, una volta giunto alle casse è scattato l’allarme antitaccheggio e l’uomo è stato costretto a consegnare la refurtiva, consistente in 2 GoPro dal valore totale di quasi 1000€. I poliziotti, a seguito di perquisizione personale, hanno poi appurato che il soggetto, già colpito dalla misura della libertà vigilata e con numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, aveva con sé oggetti idonei ad aprire le confezioni di sicurezza che avvolgono i prodotti commerciali e strumenti utilizzati per staccare le placche anti taccheggio. Per tali motivi hanno proceduto al suo arresto per tentato furto aggravato; l’uomo sarà processato per direttissima domani 10 febbraio.
Episodio analogo è successo poche ore dopo, quando una pattuglia delle Volanti è intervenuta presso il Centro Commerciale “Nave de Vero” a Marghera, sempre per un tentativo di furto. In questo caso, il negozio preso di mira è stato ZARA dove, anche in tale circostanza, il personale di vigilanza privata ha fermato una donna che aveva portato con sé nei camerini numerosi capi di abbigliamento, per poi uscire con un solo paio di jeans nelle cui tasche sono state trovate numerose placche anti-taccheggio, che erano state staccate dagli altri capi, nascosti nella borsa. La donna, di 43 anni e originaria di Vicenza, gravata da numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, è stata prontamente bloccata con la refurtiva per un valore di circa 500€. Gli agenti hanno dunque proceduto al suo arresto per tentato furto aggravato e, su disposizione del P.M., alla sua traduzione presso il carcere di Venezia.
