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VENEZIA: RISSA IN CAMPO DELL’ERBARIA PROVVEDIMENTI DELL’A.G. ESEGUITI DALLA POLIZIA

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Nelle prime ore della mattina di oggi la Squadra Mobile ha eseguito due provvedimenti restrittivi della libertà personale emessi, rispettivamente, dai locali Uffici G.I.P. presso i Tribunali Ordinario e per i Minorenni, su richiesta delle relative Procure della Repubblica, a carico di 5 soggetti ritenuti responsabili, in concorso e a vario titolo, dei reati di minaccia, lesioni gravi aggravate, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, getto pericoloso di cose; tre dei cinque giovani sono maggiorenni e, a loro carico, è stata disposta la misura degli arresti domiciliari; gli altri due, minorenni all’epoca dei fatti, sono stati collocati in comunità.

I fatti risalgono alla notte tra sabato 6 e domenica 7 aprile decorsi, quando due coppie di giovani erano stati vittime di un’aggressione da parte di un gruppo di ragazzi, tra i quali i cinque colpiti da provvedimento, tra Campo San Giacomo di Rialto e Campo dell’Erbaria, nei pressi del Ponte di Rialto, nel cuore del Centro Storico lagunare.

Quel sabato le due coppie di fidanzati erano uscite per trascorrere la serata in serenità quando, scese le scalinate del Ponte di Rialto, la banale richiesta di una sigaretta da parte di alcuni altri giovani e giovanissimi si è trasformata, da parte di questi ultimi, dapprima in espressioni di minaccia e poi in una vera e propria aggressione che ha cagionato, a due delle quattro vittime, nonostante i loro disperati tentativi di difesa, lesioni giudicate guaribili in poco meno di 100 giorni.

Nel corso dell’assalto gli aggressori hanno infatti ripetutamente colpito le parti offese con calci, pugni ed oggetti improvvisati, quali bottiglie di vetro, nonché scudisciate con steli spinosi di rose. Solo l’intervento di quattro poliziotti, due dei quali fuori servizio, peraltro oggetto anche loro di minacce, insulti e lanci di bottiglie di vetro da parte dei giovani aggressori, ha alla fine interrotto l’azione violenta del gruppo di giovani.

Le indagini effettuate dalla Squadra Mobile di Venezia, coordinate delle Procure della Repubblica presso il Tribunale Ordinario e quello per i Minorenni, hanno permesso di inquadrare l’episodio nel più ampio fenomeno sociale delle cd. Baby gangs, gruppi composti da giovani appena maggiorenni, o giovanissimi al di sotto della maggiore età, che si sono associati e hanno consumato, negli ultimi mesi, numerosi atti criminali, per i quali sono già stati eseguiti diversi provvedimenti restrittivi della libertà personale dalla Squadra Mobile nell’ultimo trimestre, oltre a numerose misure di prevenzione da parte del Questore di Venezia.

Grazie alle testimonianze raccolte, all’analisi dei dati del traffico telefonico, dei filmati dei circuiti di video sorveglianza della zona e di altri riscontri acquisiti anche in occasioni delle precedenti indagini, sono stati raccolti elementi utili che, vagliati dalle procure Ordinaria e Minorile veneziane, hanno loro consentito di ricostruire la vicenda e di richiedere ai competenti G.I.P.  le misure afflittive eseguite oggi, che hanno colpito una ragazza diciannovenne e due ragazzi diciottenni, collocati agli arresti domiciliari, mentre un appena diciottenne, ma all’epoca dei fatti minore, e un sedicenne sono stati destinatari del collocamento in comunità.

A carico di altri cinque indagati sono state eseguite perquisizioni delegate dalle Autorità Giudiziarie procedenti.

Ad oggi, sono poco meno di una trentina i provvedimenti, tra custodie in carcere, altre misure restrittive e arresti in flagranza, eseguiti dalla Squadra Mobile nei confronti dei giovani e giovanissimi ascrivibili alle cd. Baby gangs, ai quali va aggiunta la decina di misure preventive irrogate dal Questore di Venezia e finalizzate a prevenire la commissione di delitti.


17/09/2019

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