In occasione della Stagione Estiva 2019, atteso il notevole flusso di passeggeri in transito presso lo scalo aereo Marco Polo ed il Porto Turistico di Venezia, l’Ufficio di Polizia di Frontiera Aerea e Marittima ha effettuato mirati controlli documentali al fine di contrastare il fenomeno dell’immigrazione clandestina e la criminalità transfrontaliera, procedendo, altresì, a potenziare i servizi di vigilanza anche in un’ottica di sicurezza partecipata.
Il traffico passeggeri solitamente notevole nel periodo estivo, quest’anno ha visto un ulteriore incremento di viaggiatori nei due hub lagunari, infatti nell’aeroporto Marco Polo, dal primo di maggio al 15 agosto, sono già transitati più di 4 milioni di viaggiatori mentre, nel corrispondente periodo, in Porto i turisti in arrivo e partenza hanno sfiorato il milione di passeggeri.
Ciò ha comportato un notevole sforzo da parte degli operatori di Polizia che sono presenti sul territorio di competenza, con impiego di specifiche pattuglie, nell’arco delle 24 ore.
In particolare sono state effettuate verifiche approfondite, ispezioni e controlli specifici in prossimità di obiettivi sensibili e negli spazi di libero accesso dove si è registrata un’alta concentrazione di persone.
Da tale attività tendente a garantire il regolare svolgimento del traffico aereo e marittimo, nonché la sicurezza dei viaggiatori, nel periodo compreso dal 1 maggio a ferragosto 2019, sono scaturiti i seguenti risultati:
- 43 persone denunciate in stato di arresto;
- 44 persone denunciate in stato di libertà;
- 156 stranieri respinti alla frontiera;
- 70 documenti contraffatti sottoposti a sequestro;
- 14 Sanzioni per violazioni amministrative
Tale attività ha consentito di registrare rispetto al medesimo periodo del 2018, un incremento dell’87% dei provvedimenti di respingimento nei confronti di cittadini stranieri che tentavano l’ingresso illegale nel territorio nazionale, nonché un aumento del 30% delle persone tratte in arresto.
Analogamente sono aumentati del 68% i sequestri di documenti falsi utilizzati nel tentativo di eludere i previsti controlli di frontiera.