Nella giornata di giovedì 8 agosto u.s., il Compartimento Polizia Ferroviaria per il Veneto, operando in stretta sinergia con la Questura di Venezia, e coadiuvato nell’occasione dal Reparto Prevenzione Crimine e dal Nucleo Cinofili di Padova, ha attuato una serie di mirati controlli finalizzati a contrastare ogni forma di illegalità ed abusivismo nella stazione ferroviaria di Mestre e nelle zone limitrofe.
L’attività di controllo denominata Summer Clean Station, che si è svolta sull’intero territorio nazionale in dieci delle principali stazioni ferroviarie (Bari Centrale, Bologna Centrale, Firenze S.M.N., Genova P. Principe, Milano Centrale, Napoli Centrale, Palermo Centrale, Roma Termini, Torino Porta Nuova e Venezia-Mestre) ha concretizzato quanto disposto dal Capo della Polizia- Direttore Generale della Pubblica Sicurezza e ha inteso accrescere il livello di sicurezza rispetto alle infrastrutture ferroviarie che, in questo periodo di ferie estive, vedono il maggior afflusso di turisti e viaggiatori che utilizzano il treno per raggiungere le località di villeggiatura o le città d’arte.
In questo contesto è stata data esecuzione a un’attività straordinaria di controllo di viaggiatori e bagagli sia all’interno della stazione di Mestre, che nei sottopassi ciclopedonali e nelle aree immediatamente vicine di Mestre e di Marghera, spesso frequentate da persone dedite ad attività illecite.
Nell’operazione sono state impiegate 11 pattuglie, con 32 agenti operanti complessivamente.
Le persone controllate sono state 188, delle quali due sono state denunciate per inottemperanza al foglio di via obbligatorio e per resistenza e violenza a P.U. .
Nello specifico una di queste, una giovane già gravata da precedenti per reati contro il patrimonio e inerenti gli stupefacenti, ha cercato di sottrarsi al controllo, opponendo resistenza e cercando di darsi alla fuga; la stessa, rintracciata e successivamente identificata dagli operanti, è stata deferita in stato di libertà ai sensi dell’art 337 del C.P., oltre che per l’inosservanza al provvedimento del divieto di ritorno nel territorio comunale di cui è risultata destinataria
Nel corso dell’attività, infine, per una persona è stato emesso un D.A.S.P.O urbano, provvedimento antidegrado e a tutela della sicurezza dei cittadini.