Questa mattina la Squadra Mobile ha eseguito un’ordinanza di applicazione congiunta dell’obbligo di dimora e dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria a carico di due maggiorenni, J.O. di 18 anni e P.A. di 20 anni, ritenuti responsabili in concorso con altri, della rapina consumata in danno di un minimarket etnico a Mestre lo scorso 6 aprile.
Quel giorno, alle 20.30 circa, una decina di ragazzi è entrata nel minimarket tentando di comprare dell’alcool. Al rifiuto del titolare che aveva dubbi sulla loro maggiore età, il gruppo ha messo a soqquadro il negozio, ha aggredito il titolare, minacciandolo con un coltello ed ha rubato l’incasso della giornata.
Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile e coordinate dall’A.G., hanno consentito di eseguire il 25 luglio scorso un provvedimento cautelare di collocamento in comunità a carico di un minore, grazie anche ad elementi raccolti nel corso delle attività di perquisizione condotte alcune settimane fa, e di identificare altri due componenti del gruppo, a carico dei quali è stato emesso l’odierno provvedimento.
La misura è stata emessa dal G.I.P. presso il Tribunale Ordinario su richiesta della Procura della Repubblica e va ad inquadrarsi nella più ampia azione di contrasto intrapresa dall’A.G. e dalla Polizia di Stato al fenomeno delle Baby Gangs, gruppi di giovani e giovanissimi, spesso minorenni, che negli ultimi mesi si sono resi protagonisti di molteplici azioni delittuose nella terraferma e nel centro storico veneziano.
Con quelle di oggi sono oltre venti le misure emesse dalle Autorità Giudiziarie ordinaria e da quella per i minorenni, alle quali si affiancano, sul piano amministrativo, le numerose misure di prevenzione emesse dal Questore di Venezia volte a ridurre il margine di azione dei componenti di questi gruppi.