Nella giornata di ieri, lunedì 1 aprile, i poliziotti della Squadra Espulsioni dell’Ufficio Immigrazione hanno accompagnato a Pechino un cittadino della Repubblica Popolare Cinese, in esecuzione al provvedimento di espulsione emesso dal Prefetto.
L’uomo, 53enne, era infatti irregolare sul territorio nazionale dal 2014, quando il Questore di Venezia gli aveva revocato il permesso di soggiorno di cui era in precedenza titolare, a seguito di condanna per tentato omicidio ai danni della moglie, con le aggravanti dei futili motivi e di aver agito con crudeltà.
C.D., imprenditore calzaturiero residente a Vigonovo, infatti, durante un’accesa discussione con la consorte, le aveva cosparso il volto di mastice industriale da scarpe, reperito nella loro abitazione che fungeva anche da laboratorio, per poi darle fuoco. Pur non riuscendo nel suo intento omicida, il cinese aveva lasciato gravemente sfigurata la moglie di 35 anni e si era dato alla fuga. Per giorni si era protratta una serrata ricerca dell’uomo, rintracciato e arrestato poi in Toscana. Scarcerato dopo aver scontato una condanna di 6 anni presso la Casa Circondariale “Sollicciano” di Firenze, nei confronti del cittadino cinese è stato immediatamente emesso un nuovo provvedimento di espulsione che ne ha disposto l’accompagnamento immediato alla frontiera a mezzo della forza pubblica.
I consistenti precedenti a suo carico ne hanno infatti reso necessaria la traduzione per Pechino. Il cittadino cinese è stato prontamente scortato da personale dell’Ufficio Immigrazione specializzato per i trasferimenti su scala internazionale dei soggetti espulsi dal territorio nazionale.