Gli uomini del Commissariato di Marghera hanno arrestato, ieri pomeriggio, una coppia di coniugi per spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.
I poliziotti avevano ricevuto nei giorni precedenti delle segnalazioni di cittadini che riferivano di una presunta attività di spaccio da parte di un ragazzo straniero, effettuata nei pressi della propria abitazione.
I poliziotti hanno pertanto organizzato un specifico servizio di controllo, con un paio di equipaggi in borghese a presidiare la zona.
Dopo un paio d’ore dall’inizio dell’appostamento una giovane donna è uscita dal palazzo e si è diretta spedita verso un ragazzo di circa 20 anni, che l’aspettava in sella ad una bici. I due hanno effettuato uno scambio, la donna ha dato al ragazzo un involucro e ne ha ricevuto del denaro, poi è risalita a casa.
Visto lo scambio, i poliziotti sono intervenuti: un equipaggio ha fermato il ragazzo, il quale ha spontaneamente consegnato la sostanza appena acquistata, dicendo di averla comprata per 40 € da una ragazza a poche decine di metri di distanza. I poliziotti che si trovavano appostati davanti alla casa, unitamente ad un equipaggio in divisa del Commissariato di Marghera, a questo punto sono andati a casa della donna ed hanno effettuato una perquisizione, coadiuvati dagli agenti della Polizia Municipale e dal loro cane antidroga Kuma.
Nel comodino della camera da letto sono stati trovati 200 grammi di eroina, un bilancino di precisione e 680€ oltre a due telefoni cellulari; la donna aveva con sé ancora 2,5 grammi di eroina.
In casa oltre alla donna vi era anche il marito, che proprio in quella abitazione, in regime di arresti domiciliari, scontava una pena per spaccio di sostanze stupefacenti a seguito di arresto avvenuto il 7 gennaio u.s.
I due, C.V. dell’89 lei e A.S. del 91 lui, sono stati pertanto arrestati per spaccio di sostanze stupefacenti in concorso, l’uomo è stato trasferito presso la casa circondariale di Santa Maria Maggiore di Venezia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, la donna, invece s, è stata collocata agli arresti domiciliari. Sono in corso ulteriori indagini volte a definire il contesto in cui è maturata l’attività di spaccio.