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TENTANO FURTO CON EFFRAZIONE AL CADORO DI VIA MIRANESE A MESTRE

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LADRI MESSI IN FUGA DALLA POLIZIA DI STATO

Nella nottata appena trascorsa, la Polizia di Stato ha sventato un tentativo di furto con effrazione ai danni del supermercato Cadoro di Via Miranese a Mestre, mettendone in fuga gli autori: episodio dal quale emergono evidentemente i frutti dell’intensa ed incessante attività di prevenzione e di controllo del territorio svolta dalle Volanti della Questura di Venezia, il cui obiettivo e risultato principe è, appunto, quello di evitare che episodi criminosi siano portati a consumazione.    

In particolare, in data odierna, intorno alle ore 02:50, un equipaggio delle Volanti transitava in Via Miranese e notava, a distanza di circa 40 metri, un’autovettura bianca, di grossa cilindrata, in sosta all’interno dell’area parcheggio privata dinanzi il complesso che comprende l’istituto bancario  VOLKSBANK ed il supermercato CADORO.

Tra la posizione del veicolo e gli stabili lì ubicati vi era un uomo che, alla vista dell’autovettura con colori d’Istituto in avvicinamento, si muoveva repentinamente ed entrava all’interno dell’abitacolo lato passeggero anteriore del veicolo in sosta, che si metteva bruscamente in marcia e si dava a pericolosa fuga in direzione Spinea.

La Volante immediatamente si metteva all’inseguimento dell’auto sospetta, con sirene e lampeggianti luminosi attivati, intimando l’ALT anche attraverso gli altoparlanti e, contemporaneamente, diramando nota della situazione in essere alla Sala Operativa e, quindi, a tutti gli altri equipaggi presenti sul territorio, ai fini dell’attivazione di un’attività congiunta di ricerca volta a fermare il veicolo ed a procederne al controllo di polizia.

Ciò nonostante, il veicolo braccato aumentava la propria andatura, ed il passeggero dello stesso poneva in essere condotte volte a seminare la Volante, evidentemente anche a costo di provocare danni all’autovettura della Polizia e di ledere l’incolumità fisica dei poliziotti: dapprima, all’altezza della rotonda che congiunge Via Miranese con Via Trieste, egli lanciava dal finestrino una copiosa quantità di grossi chiodi in direzione della Volante, e persisteva in tale condotta per diversi chilometri; chiodi che colpivano l’autovettura della Polizia di Stato e ricadevano sul manto stradale, con conseguente rischio di foratura degli pneumatici e, quindi, di perdita di controllo del veicolo.

L’inseguimento procedeva sino a Via Oriago, al principio della quale il passeggero del veicolo in fuga tentava nuovamente di far perdere terreno alla Volante azionando in direzione della stessa un estintore, che veniva completamente svuotato ed, infine, lanciato contro i poliziotti: ma l’operatore alla guida manteneva lucidità e nervi saldi, e riusciva prontamente ad evitare anche tale insidia ed a proseguire la marcia, seppur a fronte della scarsa visibilità e del manto stradale sdrucciolevole per causa della pioggia caduta sino a poco prima.

I fuggitivi continuavano a gettare chiodi ed, infine, lanciavano in direzione della Volante, all’altezza del posto del capopattuglia, un grosso piccone delle dimensioni di circa un metro in lunghezza: anche quest’ultimo ostacolo veniva prontamente schivato dal poliziotto alla guida che però, a questo punto, non riusciva ad evitare una parziale fuoriuscita di strada, la quale costringeva gli operanti a cessare l’inseguimento, che comunque è stato condotto in modo impeccabile dal punto di vista tecnico-operativo, senza che fossero arrecati danni a persone, cose o alla sede stradale.

I poliziotti, quindi, ripercorrevano a ritroso la via interessata dai fatti e la bonificavano, recuperando n. 28 chiodi, l’estintore ed il piccone: cose che venivano sottoposte a sequestro penale. Rilevavano, inoltre, che la porta d’ingresso del supermercato Cadoro presentava segni di scasso: nello specifico era stato tagliato il lucchetto che fungeva da vincolo e la serranda era stata alzata. Un più accurato sopralluogo alla presenza del direttore del supermercato consentiva di acclarare che i rei avevano tentato di accedere, con effrazione, all’interno, senza però riuscirvi, in quanto messi in fuga dalla Volante.

 

Venezia – Mestre, 4 luglio 2016

 

 


04/07/2016

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