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Sviluppi investigativi sull’uomo che ieri ha provocato il ritardo di 18 treni sulla tratta ferroviaria Mestre - Venezia

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L'uomo che ieri mattina ha provocato il ritardo di ben 18 treni sulla tratta Mestre - Venezia, dopo essere stato localizzato, inseguito lungo i binari del Ponte Translagunare e infine bloccato dagli uomini delle Volanti e della Sezione Polfer di Mestre, è stato accompagnato presso gli uffici della Polizia Ferroviaria per procedere alla sua identificazione e cercare di scoprire la provenienza del materiale contenuto in uno zaino con marchio “RFI” che durante la fuga portava sulle spalle.

In un primo momento gli investigatori hanno ritenuto che lo zainetto, completo del suo contenuto, fosse stato trafugato in qualche ufficio o reparto della stazione di Venezia Santa Lucia.

I successivi accertamenti hanno invece permesso di stabilire che nel corso della precedente notte era stato commesso un furto in ufficio di Rete Ferroviaria Italiana a Verona. Sembra infatti che i ladri, dopo essersi introdotti all’interno dei locali abbiano forzato un armadio e asportato l'intero contenuto costituito da un cellulare, altri apparecchi elettronici, denaro contante costituente il fondo cassa di quel reparto e diversi mazzi di chiavi. La refurtiva descritta dalla vittima del furto corrisponde a quella rinvenuta all’interno dello zainetto trovato in possesso del fermato. L’uomo, apparentemente di trent’anni e con caratteristiche somatiche mediorientali, privo di documenti d’identità, si è categoricamente rifiutato di declinare le proprie generalità. Dalla comparazione delle impronte dattiloscopiche risultano numerose segnalazioni a suo carico: il 3 maggio u.s. infatti nel corso di un controllo, alla Squadra Volante di Pavia lo sconosciuto aveva dichiarato avere 22 anni e di essere Brasiliano, il 15 maggio è stato sorpreso da personale ferroviario in prossimità del valico del Brennero a bordo di un treno diretto in Austria, privo di biglietto di viaggio e documenti d'identità. Nella circostanza alla vista degli agenti, chiamati dal personale ferroviario, ha abbandonato il convoglio e fatto perdere repentinamente le proprie tracce; in data 17 maggio è stato fermato dalla Polizia Austriaca al valico del Brennero mentre tentava di entrare in Austria a bordo di una bicicletta elettrica -risultata poi rubata- subito dopo aver sottratto due cellulari ad un camionista in sosta lungo la strada in direzione di Innsbruck. In quell’occasione l’uomo aveva dichiarato esser nato nel l987 in Germania.

Adesso a seguito della convalida del fermo, avvenuta nella mattinata odierna, si trova ristretto presso la Casa Circondariale di Venezia, mentre proseguono le indagini per risalire alla sua identità.

 


23/05/2018

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