L’ inarrestabile passione (e patologia) per le slot machine ha portato una donna cinquantacinquenne a denunciare due falsi scippi a seguito di un prelevo bancomat, per camuffare la realtà ai propri cari.
La signora, dopo aver prelevato il denaro presso lo sportello bancomat di una nota filiale sul lungolago di Luino, si è recata a sperperare i suoi soldi davanti alle slot machine.
Per fortuna sono arrivati i Poliziotti a smascherare quella drammatica messa in scena e a riportare alla realtà la donna infatuata dalle slot che ora dovrà rendere conto per le sue bugie: una denuncia per simulazione di reato.
Azione intrapresa dalle Forze dell’Ordine con l’auspicio che servirà a lei (e ai familiari all’oscuro della passione della donna) di comprendere la gravità della sua situazione e provvedere a reprimere la sindrome ludopatica, ovvero la dipendenza da gioco, ormai diffusa.
La donna, alla fine del 2015 e ad inizio del 2016, si era recata presso il Settore Polizia di Frontiera con funzioni di Commissariato di Pubblica Sicurezza di Luino per denunciare due distinti scippi entrambi avvenuti nel centro di Luino.
Gli scippi, a suo dire, erano avvenuti poco dopo dei prelievi di denaro presso il proprio istituto di credito, la donna dichiarava, inoltre, di aver ben visto gli scippatori e, addirittura, di saperli riconoscere .
Le indagini condotte dalla Polizia Giudiziaria del Commissariato di Luino, però, non hanno portato ad identificare il malvivente, bensì tutti gli indizi e le prove raccolte andavano contro la donna.
Ad incastrare la stessa sono state di fondamentale aiuto le registrazioni della videosorveglianza della banca e del bar, tali da far cadere in contraddizione la donna e da farle ammettere il suo problema.
Ad ogni modo l’attività di indagine ha permesso di conoscere la situazione economica precaria della donna peggiorata a seguito della dipendenza dal gioco d’azzardo. In situazioni simili la Polizia di Stato indirizza le persone verso centri che possano aiutarle ad uscire dal tunnel del gioco.