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Denuncia per truffa e falso

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Gli agenti del Commissariato di Busto Arsizio hanno denunciato una cittadina italiana per truffa e falso

L'attività dei truffatori on line non conosce soste ed è alla continua ricerca di nuovi espedienti per trarre in inganno le vittime.

Il Commissariato della Polizia di Stato di Busto Arsizio ha ricevuto la denuncia da parte del direttore di una banca cittadina per frode.

Nello specifico, un concessionario di autovetture con sede nel Lazio aveva adocchiato, su un noto sito commerciale on line, una vettura di pregio offerta in vendita da un fantomatico concessionario di Busto Arsizio. A seguito di una trattativa telefonica, le parti si erano accordate stabilendo il prezzo di 28.000 euro per l'acquisto dell'autovettura.

L'acquirente laziale, con l'intento di bloccare la vendita, aveva inviato al venditore bustocco, attraverso un messaggio WhatsApp, la copia del proprio documento d'identità e dell'assegno circolare emesso dalla sua banca per l'importo concordato.

Questo è bastato ai truffatori per produrre un clone dell'assegno originale, ancora nelle mani del compratore. Gli stessi si sono poi recati con il falso assegno presso la banca di Busto Arsizio, nella quale avevano già precedentemente aperto un conto corrente, lo hanno versato e hanno chiesto il bonifico urgente dell'intero importo su un conto corrente acceso in un ufficio postale.

La banca, dopo aver accertato presso l'istituto di credito emittente che il titolo era coperto, ha eseguito l'operazione, apprendendo solo successivamente che l'assegno non era autentico in quanto la firma del direttore, unico elemento manoscritto e difficile da copiare pedissequamente, era apocrifa.

Inutile aggiungere che nel frattempo l'ingente somma era stata prelevata dal conto postale e che della vettura offerta in vendita, come dello stesso concessionario, non c'era alcuna traccia.

Gli Agenti del Commissariato hanno dunque denunciato per truffa e falso una donna italiana di 23 anni, anagraficamente residente in città ma finora risultata irreperibile. Le indagini proseguono per individuarne i complici.

Si rende noto l'episodio con il precipuo intento di mettere in guardia gli utenti dei siti commerciali on line da raggiri di questa fattezza.


23/01/2016

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