Gli agenti del Commissariato di Gallarate hanno denunciato un diciannovenne per spaccio di stupefacenti
Gli agenti della Squadra Volante del Commissariato di P.S. di Gallarate hanno denunciato in stato di libertà un diciannovenne italiano, residente a Cassano Magnago, per fatti avvenuti a Gallarate la notte della scorsa domenica 27 settembre.
Quella notte, intorno alle 01.00, la Volante decise di pattugliare attentamente i parcheggi adiacenti un noto fastfood di Viale Milano, luoghi già conosciuti per lo spaccio di stupefacenti tra giovanissimi.
L'intuito e lo spirito di osservazione degli agenti, che colsero i movimenti anomali e circospetti di due ragazzi, permise di sorprenderli proprio nel momento della cessione di uno "spinello" di hashish, che i due malamente provavano a nascondere all'interno dell'autovettura di uno di loro una volta accortisi dell'arrivo della Volante.
Sussistendo il fondato sospetto che il "cedente" detenesse altra droga in casa veniva pertanto eseguita una perquisizione.
Nella camera del giovane (che la madre ignara di tutto dichiarava di non visitare nemmeno per le pulizie, per rispettare la privacy del figlio) sono stati così rinvenuti altri quindici grammi circa di hashish, già suddivisi in frammenti, una pianta di marijuana sottoposta ad essiccazione naturale, semi di marijuana custoditi in separate scatolette anch'esse chiaramente etichettate, bilancini di precisione, vari altri strumenti di confezionamento e circa seicento euro in contanti meticolosamente suddivisi per taglio, quasi fossero il laboratorio e la cassa di una qualunque normale attività artigianale.
Inoltre, gli agenti rinvenivano una bottiglia con un infuso artigianale di hashish, con tanto di etichetta manoscritta "estratto di cannabis - macerato alcolico", prodotto sperimentalmente dal perquisito, e dettagliate istruzioni illustrate per la coltivazione della marijuana e per la produzione domestica di vari derivati di marijuana ed hashish; rinvenivano anche, a riprova di un'attività collaudata ed esercitata con dovizia, un'agenda contenente una puntuale contabilità "aziendale", con inequivocabili riferimenti a specie e quantità della droga ceduta ed ai corrispondenti ricavi, e perfino completa di svariati grafici e tabelle per evidenziare l'andamento dei ricavi lordi e netti.
Il giovane è stato dunque denunciato in stato di libertà sia per la cessione avvenuta nel parcheggio che per la detenzione domestica; a suo carico è stato anche disposto il ritiro della patente di guida, dato che al momento della cessione aveva in disponibilità l'autovettura della madre.