Gli agenti del Commissaraito di Gallarate hanno arrestato un tunisino ricercato e denunciato due connazionali
Nella serata di ieri 17 luglio un agente della Polizia di Stato del Commissariato di Gallarate, libero dal servizio, che si intratteneva con amici presso un bar cittadino, è intervenuto nel tentativo di contenere un gruppo di persone moleste.
In particolare tre giovani tunisini rispettivamente di 18, 30 e 35 anni, già in evidente stato di ebbrezza, hanno parcheggiato proprio davanti l'ingresso del bar, diffondendo musica a volume altissimo e disturbando gli avventori con esagerate e fastidiose richieste, al punto da scatenare perfino le vivaci reazioni di alcuni residenti ai piani superiori degli edifici circostanti.
Le persone infastidite dal loro comportamento, titolari del bar compresi, hanno tentato in vano di redarguirli e calmarli; i tre hanno reagito inizialmente con noncuranza ed arroganza, ma a un certo punto hanno iniziato a scagliare ingiurie e pesanti minacce, anche brandendo delle bottiglie di birra in vetro contro chi si rivolgesse loro.
A quel punto l'agente ha deciso di intervenire qualificandosi, ma ha ottenenuto per tutta risposta il lancio di una bottiglia al torace, riportando per fortuna leggere lesioni personali.
Dopo una breve colluttazione il gruppo si dava alla fuga in automobile e l'agente, nonostante il dolore, si lanciava all'inseguimento con la propria vettura, dando l'allarme ai colleghi del Commissariato in servizio, che riuscivano poco dopo a raggiungere e bloccare insieme a lui i fuggitivi.
Assunte le testimonianze dei vari presenti ed eseguiti i dovuti accertamenti sull'identità dei tre, in Commissariato si è così scoperto che il trentacinqueenne risultava latitante, in quanto doveva scontare due anni e mezzo di reclusione per spaccio di stupefacenti consumato nelle zone boschive del legnanese, ed è stato dunque immediatamente accompagnato in carcere a Busto Arsizio.
Per il trentenne conducente dell'autoveicolo, in collaborazione con la Polizia Locale di Gallarate, è scattata la denuncia per guida in stato di ebbrezza, con sequestro dell'autoveicolo e ritiro della patente.
Per il diciottenne, che ha oltretutto inscenato leggeri atti di autolesionismo ferendosi superficialmente al volto al fine di accusare i poliziotti di averlo percosso, dopo un rapido passaggio precauzionale al Pronto Soccorso che ha escluso effettive necessità sanitarie, è scattata la denuncia in stato di libertà per lesioni e violenza a pubblico ufficiale in quanto riconosciuto come autore del lancio della bottiglia contro l'agente, aggravato dal rilevato stato di ubriachezza. Nei suoi confronti, essendo irregolare in Italia e con precedenti di polizia per vari reati, sono state avviate le procedure di espulsione.