Gli agenti del Commissariato di Busto Arsizio hanno arrestato un cinquantatreenne italiano per sequestro di persona, violenza privata e porto ingiustificato di coltello
Ieri, 4 dicembre, la Polizia di Stato ha arrestato un uomo che, in un folle raid tra Gallarate e Busto, armato di coltello aveva sequestrato tre persone minacciando di ucciderle.
La vicenda era iniziata intorno alle 9,30 quando l'individuo, un cinquantatreenne abitante a Gallarate, si è presentato presso lo studio dello psicologo che lo ha in cura per i problemi che lo affliggono e che sono in parte legati alla recente separazione dalla moglie. Appena intercettato il professionista l'individuo gli ha puntato alla gola un grosso coltello a serramanico minacciando di ucciderlo. Lo stesso trattamento ha poi riservato ad una collega di studio arrivata nel frattempo e, dopo avere costretto entrambi a consegnare i telefoni cellulari, ha obbligato l'uomo a mettersi alla guida della sua autovettura, si è seduto al suo fianco e lo ha sollecitato a partire. A quel punto la collega dello psicologo è riuscita ad allertare la Polizia.
La tappa successiva è stata il posto di lavoro della ex moglie a Busto Arsizio. Qui l'esagitato, sempre costringendo lo psicologo a seguirlo, è entrato nella ditta e, imbattutosi subito nella donna, l'ha condotta all'esterno e le ha intimato di salire a sua volta sull'auto del professionista. Tutti e tre a questo punto - lo psicologo alla guida, la moglie seduta al suo fianco e il sequestratore sul sedile posteriore che li teneva sotto controllo con il coltello - hanno raggiunto lo studio dell'avvocato di Busto Arsizio che ha seguito la separazione dei coniugi. L'uomo ha suonato al campanello ed è riuscito a farsi aprire la porta di ingresso.
Provvidenziale è stata l'immediata reazione della legale che, nonostante la lama rivolta verso di lei, è riuscita a fuggire dalle scale condominiali e a consentire la fuga anche allo psicologo e alla moglie del sequestratore. Questi, nonostante tutto, è riuscito ad entrare nello studio, chiudendosi all'interno con una collaboratrice dell'avvocato.
Quando la Volante del Commissariato di P.S. di Busto Arsizio, coadiuvata dagli uomini del Commissariato di P.S. di Gallarate, è arrivata sul posto ha trovato la porta chiusa a chiave dall'interno sentendo unicamente, come sola risposta alle continue intimazioni di aprire l'uscio, una voce femminile piangente. Finalmente, dopo alcuni minuti di insistenti richieste, la porta si è aperta e i poliziotti si sono trovati davanti la segretaria e, alle sue spalle, il responsabile che è stato immediatamente bloccato.
Si è, in seguito, appreso che lo stesso individuo si era già reso protagonista di un analogo episodio la scorsa estate quando, asserragliatosi all'interno dell'ospedale di Gallarate in cui ancora lavora, era stato infine bloccato dai poliziotti del Commissariato, uno dei quali era rimasto lievemente ferito.
Il cinquantatreenne è stato arrestato per sequestro di persona, violenza privata e porto ingiustificato del coltello e condotto in carcere.