Gli agenti della Squadra Mobile hanno tratto in arresto un cittadino senegalese per spaccio di stupefacenti, resistenza, violenza e minacce a Pubblico Ufficiale
Nel pomeriggio del 22 luglio scorso, gli agenti della Sezione Antidroga della Squadra Mobile di Varese, da diverso tempo impegnati nel reprimere il micro spaccio nel centro cittadino ed in particolare in piazza Repubblica notavano, poco distante da un folto gruppo di extracomunitari Africani, un giovane Senegalese solo, già conosciuto agli Operanti, poiché denunciato pochi giorni prima per cessione di marijuana.
Gli agenti si avvicinavano al ragazzo e, essendo lo stesso destinatario di un foglio di via obbligatorio notificatogli pochi giorni prima, lo invitavano ad allontanarsi da questo Comune, spiegandogli nuovamente che, in caso contrario, sarebbe incorso in ulteriori problemi giudiziari.
Il giovane, manifestando subito un atteggiamento sprezzante e non accettando il "consiglio" ricevuto, riferiva di non volersi assolutamente allontanare minacciando nel contempo gli operanti, che li avrebbe denunciati se lo avessero allontanato con la forza. Vista l'assoluta "mancanza di collaborazione" da parte del giovane, gli venivano chiesti i documenti per poter verificare, presso la banca dati, se fossero eventualmente sopraggiunti nuovi provvedimenti a suo carico.
Anche a tale richiesta, D. si rifiutava, sempre in maniera arrogante, asserendo di non dover dare alcun documento poiché la Polizia era già a conoscenza dei suoi dati. A questo punto, dovendo dare corso all'inottemperanza del predetto provvedimento, tenuto anche conto del suo rifiuto a fornire un documento di identità, gli agenti chiedevano l'ausilio di una pattuglia della Squadra Volante, con la quale il giovane sarebbe stato accompagnato in Questura per il prosieguo dell'attività.
Non appena realizzato che sarebbe stato accompagnato in Questura, il ragazzo iniziava a spintonare con il preciso intento di allontanarsi dal posto. Da quel momento, fino al sopraggiungere di altro personale della Polizia, D. proseguiva con il suo intento a volersi allontanare continuando a strattonare e scalciare gli agenti, arrivando addirittura a crearsi una sorta di corpo contundente, avvolgendosi la propria borsa al braccio. Nelle brevi ma continue colluttazioni, uno degli agenti si feriva al braccio e al viso, giudicati guaribili in 10 giorni.
L'arrivo di altro personale, oltre a calmare in parte il giovane, evitava che la situazione potesse degenerare sotto l'aspetto dell'ordine pubblico, a causa di alcuni connazionali del giovane che, ad alta voce, protestavano contro la Polizia asserendo di essere dei "perseguitati". D., giunto in Questura, riprendeva il suo fare aggressivo andando a colpire con pugni e calci altri due agenti della Volante, poi medicati e giudicati guaribili in 10 gg, azione quest'ultima che vedeva costretti numerosi agenti ad operare in simultanea, per immobilizzare in sicurezza l'esagitato.
Una volta portata alla calma la situazione, il ragazzo veniva perquisito e, negli slip gli venivano trovati due involucri di marijuana per un peso totale di circa 20 grammi che, con gli atteggiamenti tenuti in precedenza, gli sono costati l'arresto per detenzione ai fini di spaccio, resistenza, violenza e minaccia a P.U. oltre a una denuncia per inottemperanza ad un provvedimento dell'autorità di P.S.
Su disposizione del P.M. di turno Dott. Agostino ABATE, D. è stato associato presso la Casa Circondariale di Varese. Successivamente, su disposizione del G.I.P. è stato posto agli arresti domiciliari.