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Digos Sgombero ex macello Saronno denunciate 42 persone.

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Accertamenti e indagine conseguenti allo sgombero effettuato in Saronno in data 22 gennaio u.s. Denunce a carico di 42 responsabili di vari reati.

In data 22 gennaio dalle ore 6 di mattina è stato effettuato lo sgombero dell'immobile di proprietà comunale sito in Via Don Monza in Saronno, abusivamente occupato da alcuni soggetti appartenenti al gruppo anarchico cd. TE.L.O.S..

L'attività è stata effettuata in sicurezza per gli occupanti e per le forze di Polizia stesse con l'ausilio dei Vigili del Fuoco e del personale sanitario, e della Polizia Locale di Saronno per la gestione della viabilità.

Le operazioni di accesso all'interno dell'immobile sono state ostacolate da protezioni, consistenti in pannelli applicati sul portone di ingresso. Al momento dell'accesso da parte del personale della Digos della Questura di Varese, erano presenti 7 persone tutti soggetti già conosciuti e appartenenti al noto sodalizio anarchico locale Te.l.o.s..

Gli agenti dopo essere riusciti ad abbattere le protezioni sono entrati nell'immobile e hanno bloccato 5 dei 7 occupanti in quanto 2 di loro si sono immediatamente asserragliati sul tetto della casa occupata.

I due ragazzi sono poi scesi dal tetto alle ore 11 circa dopo una breve trattativa con le forze di Polizia che hanno permesso loro di riappropriarsi di alcuni beni ivi custoditi tra cui un gatto trovato all'interno dell'immobile.

Durante le operazioni di sgombero, un gruppo di altre 12 persone ha dato vita ad un corteo non autorizzato per le vie di Saronno, manifestazione non preavvisata e seguita dal personale operante. Il corteo si è sviluppato lungo le sedi stradali comunali impedendo la normale circolazione dei veicoli e con l'intonazione di cori contro le forze dell'ordine operanti e contro l'amministrazione comunale ritenuta responsabile della situazione in cui si vedevano coinvolti. I partecipanti al corteo hanno continuamente rivolto agli operatori delle forze dell'ordine insulti sia verbali, sia con gesti manuali offensivi.

Anche tra questi ultimi erano presenti soggetti conosciuti ed altri che i successivi accertamenti hanno permesso di rivelarne l'identità.

Durante tutte le operazioni di identificazione i manifestanti hanno mantenuto sempre atteggiamenti provocatori e di sfida nei confronti degli operatori.

Alle successive ore 17,30, circa una cinquantina di persone, tutti appartenenti all'area antagonista, capeggiati dai noti appartenenti al TELOS, hanno dato vita a un ulteriore corteo non autorizzato per le vie del centro di Saronno, percorrendo C.so Italia, Via Diaz, piazzale della stazione FNM, Via General Cantore, Via Carcano, per poi ritornare sul piazzale della stazione.

Il personale dipendente ha seguito il corteo non autorizzato per l'intero percorso, durante il quale sono continuati i cori offensivi e lesivi nei confronti delle forze dell'ordine, dell'amministrazione comunale e contro lo sgombero della casa di via don Monza. Il corteo ha creato non pochi problemi alla circolazione stradale e ha impedito di fatto il tranquillo svolgimento delle normali attività dei cittadini.

Nel corso di tale corteo sono state riconosciute decine di persone che grazie a ulteriori accertamenti sono state identificate.

34 di loro sono stati deferiti all'Autorità Giudiziaria per aver organizzato due cortei non autorizzati che interessavano le principali arterie cittadine, per aver scandito cori di protesta contro lo sgombero dell'ex macello, alternandoli a gesti e cori altamente offensivi indirizzati alle forze dell'ordine operanti e all'amministrazione comunale ritenuta responsabile della situazione e per aver occupato la sede stradale procedendo a passo d'uomo, allo scopo di impedire la normale circolazione dei veicoli.

Inoltre altri 8 di loro, oltre alle predette denunce, sono stati deferiti all'A.G. per aver invaso arbitrariamente e senza alcuna autorizzazione dell'avente diritto, l'immobile dismesso di proprietà del Comune, per essersi introdotti nello stesso, forzando e danneggiando il portone d'ingresso e per aver posto in essere condotte attive finalizzate ad impedire le operazioni di sgombero, consistenti nel proteggere e sbarrare gli infissi e le porte di accesso con pannelli di ferro onde impedire il passaggio agli operatori, dandosi quindi alla fuga raggiungendo il tetto dell'edificio.

Tutti i reati contestati sono caratterizzati dall'aggravante di averli commessi in concorso di persone.


30/01/2014

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