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Arresto per atti persecutori

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Gli agenti della Volante hanno arrestato un quarantasettenne cittadino polacco per atti persecutori, resistenza, violazione di domicilio aggravato

Nella giornata di ieri gli agenti della Volante hanno tratto in arresto un cittadino polacco, quarantasettenne, per atti persecutori, resistenza, violazione di domicilio aggravato.

Gli uomini della Polizia di Stato, nel corso dei servizi di controllo che già dalla serata precedente stavano effettuando per monitorare tale situazione, sono giunti presso l'abitazione di una donna che aveva segnalato la presenza in loco del coniuge con il quale è in atto la pratica di separazione.

La situazione in atto tra i due coniugi era già nota in quanto la donna aveva già sporto querela per i maltrattamenti in famiglia subiti, oltre che avviato le pratiche per la separazione. La donna è stata anche sul punto di effettuare nuove denunce ed ha fatto pervenire alla Squadra Mobile delle foto con i risultati delle sue violenze domestiche: mobili spaccati, vestiti stracciati, la sua auto personale (di lei) con i vetri infranti, ecc.

Contestualmente il marito ha continuato a perseguitarla telefonicamente minacciandola pesantemente affinché ritirasse sia la denuncia che la richiesta di separazione.

In questo contesto la donna ha ottenuto dal Tribunale Civile di Varese un'ordinanza della durata di sei mesi che la tutela nei confronti del marito al quale è stato inibito di non avvicinarsi all'abitazione della moglie, in corrispondenza dell'indirizzo in Varese in cui è avvenuto il successivo arresto di ieri.

A seguito di quest'ordine l'uomo si è trasferito in Polonia con una delle due figlie, quest'ultima di diciassette anni, la quale da accertamenti è risultata ricevere dal padre alcune minacce in ordine alla mancata soluzione della vicenda familiare. Nello specifico la utilizzava per convincere la moglie a tornare a stare assieme a lui facendole mandare alla madre messaggi sms dal contenuto "indicato" dal padre.

La donna, che aveva avuto notizie dalla figlia convivente col padre del suo arrivo a Varese, ha informato la Questura, che a mezzo delle proprie volanti si è subito organizzata per monitorare la zona.

In effetti nella serata di martedì l'uomo è stato avvistato in zona alla guida di un auto di un amico. Nella circostanza i poliziotti gli hanno rammentato del contenuto del provvedimento di allontanamento dalla dimora della moglie.

Nonostante ciò nella tarda mattinata di ieri l'uomo ha suonato al citofono della casa familiare e la donna accortasi della presenza del marito ha avvisato immediatamente la Questura.

Le pattuglie della Polizia di Stato giunte immediatamente sul posto in quanto erano in transito nella zona da attenzionare per le segnalazioni precedenti, hanno constatato la presenza sul posto di una BMW mod. X5 nera con a bordo un uomo di grossa corporatura alla guida.

Avvicinatisi cautamente, gli operatori hanno notato che l'uomo era letteralmente coperto di sangue freschissimo, non coagulato, e che lo stesso continuava a fuoriuscire copioso dall'avambraccio sinistro.

L'uomo era assai agitato, gesticolava e gridava in polacco tenendo un cellulare in mano. Temendo che potesse avere un coltello o altra arma, gli operatori tenevano la distanza attendendo il momento giusto per bloccare l'uomo in sicurezza.

A quel punto, l'uomo tenendo a distanza gli agenti, minacciandoli di sferrare alcuni calci all'indirizzo di essi, si è introdotto nell'abitacolo della macchina ed ha acceso il motore partendo in avanti a tutta velocità, impattando contro il cancello in ferro della casa familiare. Nell'impatto il cancello veniva divelto e scagliato a parecchi metri di distanza.

Gli operatori si sono diretti immediatamente all'interno del cortile ed hanno afferrato l'uomo prima che esso raggiunga la porta di casa.

La donna in quel momento si trovava in cucina in uno stato di grave prostrazione, piangendo incontrollabilmente ma incolume.

L'uomo è stato accompagnato in stato di arresto in Ospedale a causa delle ingenti ferite auto prodotte, lesioni che a detta dei medici erano idonee, qualora non soccorso, a cagionarne a breve il decesso.

Si è proceduto inoltre alla perquisizione dell'auto alla ricerca di armi. L'atto ha dato esito positivo in quanto in un vano porta oggetti centrale ubicato in mezzo tra i sedili anteriori, accanto alla leva del cambio, è stata rinvenuta e sequestrata una lametta sporca di sangue.

L'uomo è in stato di arresto, oltre che per resistenza a p.u., per atti persecutori e violazione di domicilio aggravata, avendo la moglie immediatamente sporto denuncia per i predetti reati.


19/09/2013

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