Gli agenti del Settore Polizia di Frontiera di Luino hanno denunciato una cittadina italiana per simulazione di reato
Lo scorso 13 giugno si è presentata presso gli Uffici del Settore Polizia di Frontiera di Luino una donna, ivi residente, per sporgere denuncia di furto con strappo avvenuto il giorno precedente, della propria borsetta contenente la somma di 500 euro appena prelevata presso uno sportello bankomat del centro cittadino.
La donna nel riferire i fatti sull'episodio e sui probabili autori del reato ha mostrato un certo nervosismo ed indecisione sui dettagli, fornendo descrizioni su orari e luoghi molto vaghi e adottando un atteggiamento addirittura di chiusura alle domande degli inquirenti.
Questo atteggiamento non collaborativo ha insospettivo gli agenti che hanno attuato un "protocollo di verifica" al fine di poter individuare gli autori del gesto.
L'approfondita ed accurata attività investigativa degli uomini del Commissaraito della cittadina lacustre, incentrata sugli orari dei prelievi effettuati, totalmente discordi da quanto affermato dalla donna e dei dettagli topografici delle probabili vie di fuga dei responsabili assolutamente privi di risconti diretti, ha portato a scoprire che di fatto non vi era stato nessuno scippo e che la donna si era inventata tutto perché doveva del denaro ad alcuni creditori e non aveva altro modo per giustificare il mancato pagamento del debito.
La donna, cittadina italiana di 37 anni, posta di fronte a riscontri probatori evidenti non ha potuto far altro che ammettere la falsità di quanto dichiarato in sede di denuncia.
La trentasettenne è stata denunciata per simulazione di reato.