Gli agenti della Squadra Mobile hanno arrestato due fratelli, pregiudicati, per spaccio di stupefacenti
Nella mattinata di sabato 25 maggio, personale della Sezione Antidroga della Squadra Mobile di Varese, ha tratto in arresto due fratelli di origine italiana, M.M. e M.F. rispettivamente di anni 43 e 45, entrambi pregiudicati, poiché colti nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di circa 50 grammi tra marijuana e hashish, in parte già divisi in dosi pronte alla vendita al dettaglio.
Da alcuni giorni, agli Agenti della Narcotici, erano giunti "segnali" comprovanti una probabile ripresa di un'attività di spaccio nel quartiere San Fermo, luogo tristemente noto poiché teatro di numerosi arresti, effettuati dalle diverse forze di Polizia, prevalentemente nel campo degli stupefacenti.
Tenuto conto che il "titolare dello spaccio", era già persona ben conosciuta a questi Uffici perché tratto in arresto più volte per detenzione ai fini di spaccio di hashish e considerata la difficoltà riscontrata da sempre nell'effettuare appostamenti in quel quartiere, nella mattinata di sabato 25 maggio una pattuglia in borghese si è presentata all'abitazione di M.F. e, al fine di impedire l'eventuale eliminazione di "prove", è riuscita ad entrare in casa ove, oltre al presunto spacciatore, vi erano la madre pensionata e il fratello, M.M., di due ani più grande, pregiudicato e al momento disoccupato.
Proprio quest'ultimo, forse nel tentativo di evitare la perquisizione domiciliare, consegnava agli Agenti una decina di grammi di fumo, in parte già divisi in dosi, asserendo essere per uso personale.
Lo stato di agitazione che entrambi i fratelli mostravano, lasciava però presupporre che in casa vi fosse dell'altro e infatti, nascosto in balcone, veniva trovato un sacchetto contenente circa 40 grammi di marijuana e, sparpagliati per tutto l'appartamento, venivano trovati numerosi mazzetti di denaro, prevalentemente formati da banconote di piccolo taglio, per un totale di oltre 6000 euro.
A ulteriore comprova, che in quella casa era stata effettivamente avviata un'attività di spaccio al dettaglio di droga giungeva, durante la perquisizione, un giovane il quale, non essendosi reso conto della presenza della Polizia, chiedeva con tutta tranquillità ai fratelli se gli vendevano la solita dose di fumo.
Alla luce di quanto emerso fino a quel momento, M.F. e M.M., venivano tratti in arresto per detenzione ai fini di spaccio e, su disposizione del P.M. di turno Dott. Massimo POLITI, associati in carcere.
Visto l'ingente quantitativo di denaro, sono in corso accertamenti atti ad identificare il fornitore di droga dei due fratelli e in particolare su M.F., già in passato tratto in arresto per il medesimo reato, poiché trovato in possesso di considerevoli quantitativi di hashish anche nell'ordine di un chilo.