Commissariato di Busto Arsizio – Denuncia per interferenza illecita nella vita privata.
Un uomo che aveva installato una micro-telecamera nei gabinetti dell'ospedale per girare filmati "hot" è stato identificato e segnalato all'Autorità Giudiziaria dalla Squadra Investigativa del Commissariato della Polizia di Stato di Busto Arsizio.
Il prologo della vicenda risale a marzo del 2012 quando un dipendente dell'ospedale bustocco scoprì per puro caso, nascosta sotto un lavandino dei bagni utilizzati dal pubblico, nella zona del poliambulatorio e puntata su un WC, uno strano oggetto che risultò essere appunto una micro-telecamera in funzione.
L'apparecchio è stato inviato, d'intesa con la Procura della Repubblica, ad un tecnico che, analizzando il contenuto della scheda di memoria, ha stabilito che la telecamera non aveva ancora ripreso nulla nei bagni dell'ospedale ma che alcuni files, cancellati e recuperati dal consulente, contenevano immagini di "prova".
Vi erano infatti fotogrammi riprodotti tra le corsie di un supermercato - qui la telecamera era stata posizionata in un cestello della spesa in modo da poter effettuare riprese dal basso verso l'alto - e nel bagno di un'abitazione privata.
In quest'ultima circostanza l'obiettivo aveva però ripreso anche le fattezze di un uomo, palesemente consapevole della presenza della telecamera, che doveva inevitabilmente essere colui che l'aveva poi occultata nei bagni dell'ospedale.
Lo spunto decisivo è stato offerto dallo spirito di osservazione dei componenti della Squadra Investigativa del Commissariato che poche settimane fa, impegnati nella perlustrazione delle vie cittadine, hanno notato parcheggiata in un'area attigua ad un complesso residenziale la stessa autovettura, particolare per modello e colore, che avevano visto riflessa nelle piastrelle del bagno privato in cui erano state girate le riprese "sperimentali".
Gli stessi poliziotti hanno notato inoltre, su uno dei balconi del condominio in questione, una pianta rampicante identica a quella immortalata nello stesso filmato. Grazie agli accertamenti effettuati nei documenti di d'identità delle persone residenti nell'appartamento corrispondente, gli agenti hanno riconosciuto l'autore delle riprese e quindi l'installatore dell'indiscreto occhio elettronico.
L'ultimo atto dell'indagine si è concretizzato questa mattina quando l'uomo, dopo aver subito una perquisizione delegata dalla Procura della Repubblica di Busto, ha ammesso davanti ai poliziotti del Commissariato le proprie responsabilità.