Squadra Mobile – Esecuzione di custodia cautelare in carcere.
Nella giornata di venerdì scorso, 2 marzo, personale della Squadra Mobile ha dato esecuzione ad un ordine di cattura emesso nei confronti di G.L., settantenne, che dovrà scontare una pena pari a 4 anni di reclusione.
G.L. è stato condannato per il reato di atti sessuali con minorenne per fatti consumati in Varese tra il 1998 e i primi anni del 2000.
I fatti di reato sono emersi solo nel 2009: in particolare, la madre della minore vittima del reato ha denunciato gli abusi a seguito delle confidenze della figlia, convintasi a parlare dopo una discussione avvenuta tra il G.L. e la propria compagna convivente, madre della vittima.
La ragazzina, dall' età di otto anni sino agli undici anni, ha subito atti sessuali dal patrigno, in particolare palpeggiamenti e contatti fisici, avvenuti presso la casa famigliare ed in assenza della madre. Tutto avveniva, altresì, alla presenza del figlio, anch'egli minorenne, della donna, mai accortosi di nulla, considerata l'età infantile.
La paura di creare tensioni in famiglia ed il timore nei confronti del patrigno hanno indotto la persona offesa, ora poco più che ventenne a rivelare gli abusi solo qualche anno fa.
Le confessioni della ragazza, sono state raccolte altresì dal fidanzato e da un'amica di famiglia.
Tutti insieme hanno poi deciso di sporgere denuncia.
Per i reati commessi è stato definitivamente condannato a 4 anni di carcere ed arrestato.