Gli agenti del Commissariato di Gallarate hanno arrestato due fratelli italiani, con precedenti di polizia, per lesioni personali aggravate
Nella tarda mattinata di ieri 15 febbraio gli agenti del Commissariato di P.S. di Gallarate diretto dal Vice Questore Aggiunto Gianluca Dalfino hanno tratto in arresto due fratelli, M.M.M. e M.M., rispettivamente 31 e 24 anni, gallaratesi già noti per i loro numerosi precedenti penali e di polizia, tra cui reati contro la persona, il patrimonio, la pubblica amministrazione nonché in materia di armi, droga e guida in stato di ebbrezza.
I fatti, che sono stati ricostruiti anche grazie alle testimonianze raccolte da alcune persone presenti, si sono svolti alle 11.15 circa in prossimità dell'incrocio semaforizzato all'angolo tra Via Vittorio Veneto e Via Sanzio, nei pressi di un noto complesso commerciale.
Le vittime dell'aggressione sono madre e figlio, rispettivamente 74 e 46 anni, che stavano percorrendo Via Sanzio a bordo della loro autovettura provenienti da Piazza Buffoni, quando all'improvviso, giunti al suddetto incrocio, si sono visti tagliare la strada da un'altra autovettura che, con un'improvvisa manovra azzardata e pericolosa, si è di fatto repentinamente arrestata solo all'altezza del semaforo.
L'istintiva e spaventata reazione della donna, che era alla guida, è stata di suonare il clacson all'indirizzo del conducente, che per tutta risposta, sceso dalla macchina su tutte le furie, si è sfilato la cintura ed ha iniziato a percuotere violentemente il figlio, nel frattempo sceso nell'inutile tentativo di calmarlo.
Mentre alcuni presenti davano l'allarme contattando il 113, M.M.M. ha sospeso l'aggressione giusto il tempo necessario per risalire in auto, percorrere poche decine di metri e caricare a bordo il fratello, che si trovava in un bar nei pressi, per poi tornare di nuovo all'incrocio, con tanto di stridore di gomme ed ulteriori manovre azzardate nel traffico stradale sotto gli occhi dei presenti allibiti.
Entrambi a questo punto hanno di nuovo aggredito e percosso l'uomo e perfino la madre, nonostante l'età avanzata, nel frattempo anch'ella scesa dall'auto per verificare le condizioni di salute del figlio, prima di allontanarsi con la speranza di fare perdere le proprie tracce, resa vana dal fatto che i testimoni hanno immediatamente comunicato la targa della loro auto agli agenti nel frattempo accorsi.
Gli agenti hanno dunque subito attivato le ricerche dei due fratelli ed alla fine li hanno rintracciati direttamente a casa loro, dove sono giunti poco dopo proprio a bordo dell'autovettura segnalata, provando a negare senza troppa convinzione il loro coinvolgimento nell'aggressione.
In Commissariato sono stati riconosciuti con certezza dai testimoni e dalle due vittime (che hanno riportato lesioni giudicate guaribili in 30 giorni per il figlio e 25 per l'anziana madre) e quindi dichiarati in arresto per lesioni personali aggravate.
Dopo l'arresto i due fratelli sono stati condotti in carcere a disposizione della Procura della Repubblica di Busto Arsizio.