Gli agenti del Commissariato di Busto Arsizio hanno denunciato un quarantenne per atti persecutori
Perseguitava la ex: un uomo è stato denunciato per il reato di atti persecutori dal Commissariato della Polizia di Stato di Busto Arsizio e raggiunto dal divieto di avvicinarsi alla sua vittima.
Si tratta dell'ennesimo caso di "stalking", che questa volta ha per protagonista un quarantenne residente in un comune della Valle Olona.
Questi, alcuni anni fa, aveva allacciato una relazione extraconiugale con una coetanea. L'anno scorso la donna, estenuata dal comportamento ossessivo e dai continui accessi di gelosia dell'amante, aveva tentato di interrompere il doloroso menage ma l'uomo non aveva voluto sentire ragioni, accentuando al contrario il controllo su ogni movimento della donna e di fatto costringendola a proseguire la relazione.
Per raggiungere tale risultato lo stalker, forte delle conoscenze che aveva nell'ambiente di lavoro e nella stessa cerchia familiare della vittima, la subissava quotidianamente di messaggi SMS e di telefonate offensive e minacciose, nelle quali faceva anche riferimento agli spostamenti della donna e dei suoi più stretti familiari così da rendere evidente il costante controllo che aveva di ogni loro movimento; non sono mancati neanche i pedinamenti e gli appostamenti nel pressi di casa e del posto di lavoro, le mail diffamatorie inviate ai colleghi e, in alcuni casi, le aggressioni fisiche che hanno lasciato dei segni sul corpo della donna.
La vittima, duramente provata, benché fortemente condizionata ed intimorita dalle morbose "attenzioni" del suo persecutore, ha infine deciso di sporgere denuncia in Commissariato.
I poliziotti hanno rapidamente trovato i riscontri alle dichiarazioni della donna, verificando anche direttamente che l'uomo era solito appostarsi nei pressi dell'ufficio della donna.
La Procura della Repubblica di Busto Arsizio (Dott. Mirko Monti) ha quindi richiesto al GIP (Dott.ssa Patrizia Nobile) l'applicazione della misura cautelare che, notificata all'indagato ieri 12 ottobre, gli vieta di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla vittima e dai suoi congiunti e di contattarli con qualsiasi mezzo