Comm.to Busto Arsizio Denunciata cittadina sudamericana per furto aggravato.
Una badante sudamericana è stata scoperta e denunciata per furto aggravato e continuato dal Commissariato della Polizia di Stato di Busto Arsizio: aveva sottratto alla coppia di ultraottantenni ai quali forniva assistenza a domicilio oggetti preziosi per un valore di oltre 300.000 euro.
La vicenda è emersa la scorsa estate quando i dipendenti di un'agenzia che tratta l'acquisto e la vendita di oro usato - attività soggette all'autorizzazione e sottoposte ai controlli della Questura e dei Commissariati - segnalavano alla Polizia di Stato che una cliente del negozio, in diverse occasioni, aveva venduto loro oggetti in oro percependone il controvalore ma manifestando disinteresse per le pietre, di valore ben superiore, che vi erano incastonate.
Sospettando un'attività illecita benché non fosse stata presentata alcuna denuncia di furto, i poliziotti effettuavano approfonditi accertamenti sulla venditrice, una sudamericana quarantenne con regolare permesso di soggiorno che svolgeva appunto l'attività di badante in una famiglia residente in città.
Venivano dunque contattati i parenti dei due anziani bisognosi di assistenza che, ignari di ciò che era accaduto, solo in quel momento constatavano con grande sorpresa che effettivamente dall'abitazione dei genitori erano spariti numerosi monili d'oro e pietre preziose di grande valore, non solo economico ma anche affettivo.
A questo punto gli uomini del Commissariato, ottenuto un Decreto dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio, hanno effettuato una perquisizione nell'abitazione della badante infedele, ritrovandovi 11 "pezzi" sottratti alle vittime ma non ancora rivenduti che, con altri 12 recuperati nel compro oro prima di essere inviati alla fonderia - per un valore totale di circa 200.000 euro - verranno restituiti ai legittimi proprietari.