Gli agenti della Volante hanno denunciato quattro cittadini italiani per danneggiamento e resistenza a Pubblico Ufficiale
Nella notte appena trascorsa, intorno alle 2,50 le Volanti della Questura sono intervenute presso un locale notturno sito in viale Ippodromo, a seguito di segnalazione di lite.
Giunti sul posto, gli operatori hanno subito notato che il videocitofono del locale era stato gravemente danneggiato e reso inutilizzabile. La responsabile del locale, visibilmente scossa, riferiva di essere stata ingiuriata da quattro persone che avevano poi danneggiato il citofono e il registro dei soci.
Gli operatori , individuati i quattro ancora presenti sul posto, hanno proceduto alla identificazione. Uno dei fermati, molto agitato, ha cominciato ad ostacolare le operazioni identificative, dapprima solo a parole, in seguito frapponendosi fisicamente tra gli operatori. Più volte invitato ad allontanarsi, l'uomo persisteva nel suo atteggiamento fino spintonare con violenza uno degli agenti: ormai fuori controllo, veniva ammanettato e fatto salire a bordo di una Volante, ove persisteva nel proprio atteggiamento aggressivo, sbattendo volontariamente il capo contro il finestrino e cagionandosi lesioni per le quali veniva richiesto l'intervento del 118.
La responsabile del locale, in sede di denuncia ha riferito che la lite era scaturita dal suo rifiuto di far entrare due dei quattro componenti del gruppo, in quanto privi di documenti identificativi e quindi non tesserabili.
La donna era riuscita ad allontanare gli uomini con l'aiuto di un dipendente, ma il gruppo, dopo aver strappato alcune pagine del registro dei soci e danneggiato il videocitofono, aveva seguitato a stazionare davanti all'ingresso, proferendo insulti.
I quattro sono tutti cittadini italiani, di 39, 24 e due di 37 anni, residenti a Varese e in comuni limitrofi.
Tre di loro, privi di precedenti di polizia, sono stati denunciati per danneggiamento in concorso, il quarto, trentasettenne con numerosissimi precedenti di polizia, è stato denunciato anche resistenza a Pubblico Ufficiale.
L'operatore coinvolto nella colluttazione ha riportato lesioni giudicate guaribili in sette giorni.