Personale della Questura e del Reparto Prevenzio Crimine "Lombardia" ha effettuato dei servizi straordinari di controllo del territorio finalizzati al contrasto dell'immigrazione clandestina e accattonaggio
Nella giornata di ieri, 10 luglio, la Questura di Varese ha effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio finalizzato al contrasto dell'immigrazione clandestina, alla prevenzione e repressione dei fenomeni di criminalità diffusa spesso legati all'accattonaggio con impiego e sfruttamento di minori stranieri.
L'obiettivo è quello di arginare situazioni di marginalità sociale che conducono al crimine e spesso al coinvolgimento di fanciulli.
Alle attività hanno cooperato agenti dell'Ufficio Immigrazione e della Squadra Mobile, con diversi equipaggi ed un nucleo del Reparto Prevenzione Crimine "Lombardia".
Le attività, coordinate dal Dirigente dell'Ufficio Immigrazione, hanno interessato le aree cittadine in prossimità degli incroci più trafficati della città e gli abituali punti di sosta e di ritrovo di persone nullafacenti e dedite all'accattonaggio.
20 le persone sottoposte a controlli di cui 13 stranieri.
Di queste, 5 persone sono state accompagnate in Questura per le operazione di identificazione avendo fornito documenti di dubbia validità e tutte sono risultate positive alla banche dati in possesso alle forze di polizia dimostrando precedenti specifici.
Al termine dell'attività istruttoria, due donne romene di 26 e 41 anni, ed un rumeno di 31 anni sono stati allontanati dal territorio nazionale con provvedimento di allontanamento per cittadini comunitari, adottato ai sensi dell'art. 21 del d.lgs 30/2007 quando vengono a cessare le condizioni che determinano il diritto di soggiorno. I romeni in questione, con precedenti di polizia, da tempo giungevano sul territorio cittadino provenendo da un campo nomadi in provincia di Milano.
Un cittadino marocchino, quarantunenne, proveniente da Biella è risultato destinatario di un diniego del permesso di soggiorno. Tentava di sottrarsi alla notifica dell'atto giungendo sul territorio cittadino e declinando ai controlli false generalità. Gli è stato notificato il decreto e per sottrarsi ad un rimpatrio coatto dovrà, entro pochi giorni, abbandonare il territorio nazionale.