Squadra Mobile:denunciata “baby gang”, per minacce aggravate e percosse ai danni di un coetaneo, reo di essersi frapposto a pesanti apprezzamenti fatti ad una amica.
Nella giornata del 11 maggio u.s., un agente della Squadra Mobile, libero dal servizio e intento a consumare un caffè all'interno di un bar di Saltrio, captava le minacce rivolte ad un giovane di 17 anni il quale, intimorito, tenendo in mano il telefono cellulare, ripeteva le frasi che venivano pronunciate dal suo interlocutore. L'attenzione del poliziotto, attratta dalle frasi inquietanti nominate dal ragazzo " mi lamate?.....mi volete ammazzare?… mi aprite la pancia?" lo portava ad accertare l'accaduto. Il minore gli confidava che da alcuni giorni era perseguitato da alcuni suoi coetanei, ai quali si era aggiunto un maggiorenne, perché qualche giorno prima si era intromesso in difesa di un'amica, ripetutamente molestata, con pesanti apprezzamenti, da uno di loro. Dopo ripetute scazzottate, quel gruppo di ragazzi lo stava aspettando nei pressi del Municipio di Saltrio. L'agente chiedeva ausilio ad altro personale della Squadra Mobile, in servizio di pattuglia nell'ambito del contrasto al crimine diffuso, che raggiungeva la piazza segnalata verificando la presenza di un folto gruppo di giovani tutti cittadini italiani, che venivano controllati. Nel corso dell'operazione di Polizia, il più grande di loro veniva trovato in possesso di un coltello, di grosse dimensioni con la lama acuminata, occultato all'interno della propria autovettura. La successiva ricostruzione dei fatti permetteva di accertare che, effettivamente, quel gruppo di ragazzi avevano intenzione di "farla pagare" al minore, per lo sgarbo e l'umiliazione fatta ad uno della loro "gang", dopo aver fatto apprezzamenti, troppo pesanti, ad una sua amica.