Commissariato di PS di Gallarate – arrestato a Turate (Co) per detenzione di droga a fini di spaccio, sequestrati oltre 60.000 euro in contanti
Nella mattina di ieri 16 marzo gli agenti del Commissariato di PS di Gallarate diretto dal Commissario Capo Gianluca Dalfino hanno tratto in arresto a Turate D.R., sessantanovenne italiano incensurato, per detenzione di sostanza stupefacente a scopo di spaccio.
Indigente pensionato al minimo sociale, l'uomo era in realtà già da tempo al centro dei sospetti degli investigatori della Polizia gallaratese nell'ambito di una indagine su alcuni traffici di droga.
Una perquisizione domiciliare nella casa di Via Ugo Foscolo a Turate, condotta alle prime ore del mattino, ha infatti largamente confermato gli indizi raccolti.
Quando gli agenti si sono presentati a casa sua, infatti, D.R. ha a lungo tergiversato negando non solo di detenere droghe, ma soprattutto lamentandosi delle sue precarie condizioni economiche, sostenendo in pratica di mantenersi con la sola pensione sociale percepita dopo una vita lavorativa da umile muratore.
Le sue accorate spiegazioni non sono ovviamente sembrate sufficienti agli agenti, che hanno dato il via alle operazioni di perquisizione, durate quasi tre ore, al termine delle quali sono state trovate e sequestrate 14 dosi di cocaina, per un peso complessivo di circa 17 grammi, tutte ben confezionate e pronte per la cessione.
Le dosi erano in parte nascoste all'interno di una scatola per medicinali rinvenuta nel cassetto di un mobile, ed in parte attentamente occultate nelle pieghe interne di un normalissimo berretto con visiera che giaceva appeso ad un portaabiti nei pressi dell'ingresso della casa.
Nell'abitazione è stato anche rinvenuto e sequestrato un bilancino digitale di precisione e materiale atto al confezionamento della cocaina, non a caso identico a quello con cui erano state preparate le 14 dosi, ed inoltre, occultate all'interno di un foro nel muro di un ripostiglio, 5 cartucce calibro 7,65 mm.
La sorpresa più inattesa è stata però fatta in una cantina seminterrata adibita a magazzino, di cui D.R. ha prolungatamente negato la disponibilità, anche quando gli agenti hanno rinvenuto la relativa chiave tra i suoi effetti personali: in un anonimo sacchetto di carta sono stati infatti trovati oltre 64.000 euro in contanti di vari tagli.
I risparmi di una vita secondo la nuova nervosa versione di D.R., il provento dell'attività di spaccio secondo gli agenti, che hanno quindi proceduto al sequestro.
Per D.R., quindi, sono scattate le manette e su disposizione del Sost. Proc. della Repubblica di Como Dr Capone l'uomo è stato condotto presso la Casa Circondariale di Como.
A suo carico anche la denuncia in stato di libertà per l'illegale detenzione di munizionamento per armi comuni da sparo.