Gli agenti del Commissariato di Busto Arsizio hanno denunciato l'autore di un furto ai danni di anziani
Continuano purtroppo gli episodi di truffa alle cosiddette "fasce deboli".
Questa volta l'episodio assume tinte molto particolari.
I fatti risalgono allo scorso dicembre, quando due anziani coniugi si sono presentati presso il Commissariato di Busto Arsizio per denunciare un furto subito con la tecnica del raggiro.
Un giovane, presentatosi come dipendente di Poste Italiane, riusciva a farsi aprire il cancello ed accedere all'abitazione dei due anziani, di 85 e 77 anni, a cui riferiva di dover effettuare dei controlli su banconote da 50 euro in quanto il nuovo governo stava progettando la modifica delle immagini stampate sulle valute.
L'anziano recuperava quindi il denaro in suo possesso, per un totale di 1600 euro, suddiviso in banconote da 50 e 20 euro, consegnandolo al giovane, il quale durante il "controllo" riusciva a far allontanare con un pretesto gli ignari coniugi.
Durante la momentanea assenza dei due malcapitati il giovane di dileguava con tutto il denaro.
Nei giorni successivi l'uomo, sfogliando un quotidiano e soffermandosi sull'articolo riguardante l'identificazione dell'omicida del vigile urbano ucciso a Milano il 12 gennaio, riconosceva dalla foto l'autore del furto subito a casa propria e contattava gli operatori del Commissariato.
Gli agenti, verificata la assoluta certezza del riconoscimento da parte dei coniugi, hanno denunciato per furto aggravato il venticinquenne Gojko JOVANOVIC, attualmente in carcere per i tragici fatti del 12 gennaio scorso, a seguito di estradizione dall'Ungheria.