Personale della Squadra Mobile ha denunciato un cittadino ultrasettantenne per atti persecutori
Le indagini per il reato di "atti persecutori", il c.d. "stalking", sono tra le più delicate e particolari per un investigatore: si è chiamati, infatti, a muoversi nel microcosmo dei legami affettivi e familiari, un contesto che richiede non solo acume investigativo ma anche grande sensibilità.
La Squadra Mobile è intervenuta nei giorni scorsi su un caso di stalking davvero singolare, perché vede come protagoniste persone anziane.
Da più di un anno la denunciante, settantenne varesina, era importunata in maniera sempre più pressante da un ultrasettantenne varesino, con cui aveva intrattenuto una relazione sentimentale.
La rottura del rapporto, e la successiva unione della compagna con un altro ultrasettantenne, non era mai stata accettata dall'uomo che aveva cominciato a perseguitare la donna tempestandola di continui messaggi, anche piuttosto spinti, sul cellulare e appostandosi quotidianamente presso l'abitazione o i luoghi frequentati abitualmente.
Esasperata, la donna aveva presentato alla Questura istanza di ammonimento nei suoi confronti: tale misura di prevenzione è stata emessa dal Questore di Varese lo scorso marzo.
Nonostante ciò l'uomo ha perseverato nella sua condotta, costringendo la ex alla presentazione di una nuova querela che ha fatto scattare la denuncia per atti persecutori.