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Emesso provvedimento D.A.SPO. per episodio in partita di calcio giovanile

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Disposto dal Questore di Varese l'irrogazione di un provvedimento D.A.SPO. a seguito di episodio di violenza durante una partita di calcio giovanile

Domenica scorsa, in occasione dell'incontro di calcio Sumirago Boys - Vedanese, valevole per il campionato juniores provinciale, si è verificato un grave episodio di violenza.

Il padre di un ragazzo della squadra ospite, dopo avere insultato a lungo i ragazzi in campo, ha aggredito con calci e pugni gli altri spettatori, che, criticandone il comportamento, lo avevano invitato a moderarsi.

Negli attimi di concitazione, una donna è caduta dalla piccola tribuna dell'impianto sportivo procurandosi la frattura di una gamba, mentre alcuni dei presenti hanno dovuto fare ricorso a cure mediche, travolti dalla furia dell'uomo, che si è allontanato prima dell'arrivo dei carabinieri.

La ricostruzione dei fatti, grazie alla presenza di numerosi testimoni, è stata celere e completa, consentendo di identificare con certezza il facinoroso.

La Divisione Anticrimine della Questura ha acquisito gli atti al fine di valutare la possibilità di emettere una misura di prevenzione.

E' stato innanzitutto accertato che la condotta violenta è stata posta in essere nell'ambito e in ragione della manifestazione sportiva, senza che ci fossero altre motivazioni ad essa sottese.

A questo punto il Questore di Varese Marcello Cardona ha disposto l'irrogazione di un provvedimento di D.A.SPO. (acronimo di "divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive") della durata di due anni.

Tale misura di prevenzione, infatti, può essere applicata a chiunque commetta reati o si renda protagonista di episodi di violenza nell'ambito delle competizioni che si svolgono nella cornice delle attività previste dalle federazioni sportive e dagli enti e organizzazioni riconosciuti dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano (C.O.N.I.).

Con questa scelta si è inteso dare un segnale di rigore ed una concreta manifestazione di presenza anche nel vivace e appassionato mondo del calcio giovanile, che non merita di essere sfigurato da simili episodi e che, da sempre, è portatore di valori educativi e formativi fondamentali per i ragazzi.

Il destinatario del D.A.SPO., cittadino italiano di 39 anni, già gravato da precedenti di polizia, per i prossimi due anni non potrà accedere ai luoghi in cui si svolgono incontri di calcio relativi a competizioni ufficiali ed amichevoli dei campionati e tornei nazionali sia professionistici che dilettantistici, nonché dei tornei internazionali, ai quali partecipino squadre di calcio regolarmente iscritte alla F.I.G.C.; nonché a tutte le competizioni ufficiali ed amichevoli delle Nazionali di calcio, che verranno disputate nel territorio nazionale e nei paesi aderenti all'Unione Europea.

Tale divieto di accesso è esteso anche ai luoghi interessati alla sosta, al transito e al trasporto di coloro che partecipano o assistono alle suddette manifestazioni.

La contravvenzione a tale divieto è punita con la reclusione da uno a tre anni e con la multa da 10.000 a 40.000 euro.


13/10/2011

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