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Denunciata giovane italiana per simulazione di reato

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Gli agenti della Squadra Mobile hanno denunciato una giovane italiana per simulazione di reato

Una storia dalle tinte boccaccesche e dai contorni poco chiari all'interno di una famiglia come tante.

Tutto è nato dalla denuncia presentata alla Squadra Mobile da due fidanzati, cittadini italiani di 34 e 24 anni, in merito a minacce e molestie telefoniche subite.

La ragazza ventiquattrenne, in particolare, ha raccontato che, dopo una serie di minacce telefoniche, una donna si era presentata a casa sua mostrandole delle foto del suo fidanzato, in compagnia di una figura femminile oscurata, "consigliandole" anche di lasciarlo perdere, altrimenti l'avrebbe pagata.

Dagli accertamenti telefonici effettuati, gli Agenti hanno scoperto che le telefonate minatorie provenivano dall'utenza dei nonni della giovane.

A questo punto dinanzi agli investigatori si è aperto uno scenario sorprendente: la ragazza ha raccontato loro di aver rinvenuto in casa della madre le medesime foto che le erano state mostrate giorni prima dalla sconosciuta. Messa alle strette la madre avrebbe confessato alla figlia di intrattenere una relazione con il suo fidanzato e di aver tentato in ogni modo di distoglierla dal ragazzo: dapprima sconsigliandola di proseguire nella relazione a causa della differenza di età, poi, fallito il primo approccio, ricorrendo ad una amica per minacciarla (con telefonate dalla casa dei nonni) e spaventarla.

La giovane ha poi affermato di essersi chiarita con la madre, che ignorava che la figlia si fosse rivolta alla Polizia, e di volere rimettere la querela.

Gli investigatori della Mobile hanno allora contattato la madre della giovane, per trovare riscontri alle dichiarazioni di quest'ultima: la donna, in presenza della figlia, ha invece smentito tutto, sostenendo di conoscere il fidanzato della giovane da appena una settimana.

Messa alle strette, la ragazza ha ammesso di essersi inventata l'intera storia a causa della morbosa gelosia nei confronti del fidanzato, tale da investire anche la madre.

Il trentaquattrenne, ascoltato anch'egli dagli inquirenti, ha confermato quanto dichiarato dalla madre della fidanzata.

Gli Agenti della Mobile, ricostruita la complessa e delicata vicenda, hanno denunciato la giovane per simulazione di reato.


12/10/2011

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