A Busto Arsizio gli agenti hanno arrestato tre persone: due cittadini italiani per tentato furto in villa ed un sudamericano per resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali
Il controllo del territorio e in generale la prevenzione dei crimini e dell'illegalità costituiscono il fondamento e la principale finalità dell'attività di Polizia.
Il Questore di Varese, Dott. Marcello Cardona, ha da sempre prestato massima cura a tale profilo, dando costante impulso e stimolo al servizio delle Volanti della Questura e dei Commissariati di Busto Arsizio e Gallarate.
La accurata pianificazione dei servizi e la precisa individuazione degli obiettivi e delle fattispecie criminose su cui concentrare maggiormente l'attenzione conduce al raggiungimento di risultati di rilievo come i tre arresti effettuati nella giornata di ieri dagli Agenti del Commissariato di Busto Arsizio.
Il furto in villa rappresenta uno dei reati di maggior frequenza nel periodo estivo: per questo motivo gli operatori in servizio di controllo del territorio a bordo delle Volanti, 24 ore su 24, sono particolarmente vigili e attenti nella prevenzione e nel contrasto di tale fenomeno, che si verifica quasi sempre nelle ore notturne.
Poco dopo la mezzanotte di ieri, appunto, operatori del Commissariato di Busto Arsizio sono intervenuti in via De Sanctis dove un residente aveva segnalato rumori sospetti provenire dalla villa dei vicini.
Sul posto, dopo un attento sopralluogo, gli Agenti hanno sorpreso due individui intenti a scavalcare la recinzione di un'abitazione, immobilizzandoli prontamente.
Dalla perquisizione personale uno dei due è stato trovato in possesso di un cacciavite in metallo e di un paio di guanti neri.
Nella villa in quel momento non c'era nessuno, ma i due malviventi prima dell'arrivo degli Agenti avevano avuto solo il tempo di rimuovere la persiana di una porta finestra e di tentare, senza successo, di forzare la medesima porta.
I due pregiudicati, l'uno cittadino italiano di 47 anni, l'altro diciannovenne di origini slave, entrambi residenti nella provincia di Varese, sono stati arrestati per tentato furto aggravato e condotti presso la casa circondariale di Busto Arsizio.
Una notte lunga e movimentata quella di ieri per gli operatori di Busto Arsizio che poco prima erano intervenuti in via Crispi dove uno dei condomini di una palazzina aveva denunciato di essere stato accoltellato.
Giunti sul posto, mentre salivano al primo piano, da dove era giunta la chiamata, gli Agenti hanno notato che la porta dell'appartamento del piano terra era aperta: proprio all'ingresso gli operatori si sono imbattuti in due cittadini ecuadoriani, di 50 e 45 anni, entrambi in palese stato di ubriachezza e a torso nudo.
Il più anziano portava in una tasca dei pantaloncini un coltello, il cui manico di legno chiaro fuoriusciva ben visibile: l'uomo è stato subito privato dell'arma, un coltello con una lama seghettata di circa 20 cm.
Gli operatori sono saliti quindi al primo piano dal richiedente l'intervento, cittadino italiano di 32 anni, che denunciava di essere stato accoltellato alla gamba dal più anziano dei due ecuadoriani, mostrando la ferita all'arto destro che però, a un primo esame visivo, doveva essere stata inferta da una lama diversa da quella sottratta al sudamericano.
Tornati nell'appartamento sottostante, gli Agenti hanno rinvenuto il coltello in questione, riconosciuto dalla vittima dell'aggressione, con il manico distorto quasi a novanta gradi per la forza del colpo inferto.
Di fronte all'invito a seguire gli Agenti presso gli uffici del Commissariato, l'ecuadoriano ha opposto resistenza, minacciando e insultando gli operatori e tentando di colpirli.
Con molta fatica gli Agenti sono riusciti a immobilizzarlo e a condurlo al Commissariato: l'uomo è stato arrestato per resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali ed è stato condotto presso la Casa Circondariale di Busto Arsizio.
La vittima dell'aggressione ha riportato lesioni giudicate guaribili in sette giorni.