Gli agenti del Commissariato di Gallarate hanno arrestato spacciatore
L'attenzione e il costante lavoro "ai fianchi" degli investigatori del Commissariato di Gallarate nei confronti dello spaccio di sostanze stupefacenti non subisce rallentamenti nemmeno nel periodo di ferragosto.
Nella serata di ieri, 16 agosto, gli operatori del Commissariato, in servizio in abiti civili e con auto "civetta", hanno notato davanti ad un esercizio commerciale sito in via Beccaria un folto gruppo di cittadini extracomunitari, tra cui alcuni cittadini marocchini già noti, nullafacenti e pregiudicati.
Scesi dalla vettura, gli agenti si sono portati all'interno del locale dove si sono imbattuti in un altro cittadino marocchino, anch'egli noto e "sotto osservazione".
L.A., quarantenne e senza fissa dimora, era privo di documenti che affermava aver riposto in un soppalco del medesimo negozio, dove era temporaneamente ospite.
Nel locale in questione gli investigatori hanno avuto modo di notare la presenza in terra di involucri di plastica tipicamente adoperati per confezionare le dosi di stupefacente: è scattata dunque la perquisizione del soppalco, che si è conclusa con il rinvenimento e il sequestro di 60 grammi di hashish.
Poco dopo, presso gli Uffici del Commissariato, sul telefono cellulare dello spacciatore, oggetto di sequestro, è arrivata la chiamata di un cliente che ha dato appuntamento al pusher, in realtà uno degli investigatori, "al solito posto, per prendere un caffè".
Gli Agenti hanno quindi organizzato un incontro con il giovane acquirente, cittadino italiano: individuato e interrogato, il ragazzo ha ammesso di doversi incontrare con uno spacciatore marocchino. Dinanzi alla foto di L.A. non ha avuto esitazioni a riconoscere il proprio fornitore.
Intorno alle 22.00 gli investigatori hanno acquisito un'ulteriore evidenza dell'attività del fermato, poiché un altro cliente, questa volta pakistano, ha contattato il cellulare del pusher per concordare un appuntamento: ancora una volta i segugi di Gallarate hanno attirato il compratore ad un falso incontro e nuovamente lo spacciatore è stato riconosciuto tramite foto.
Con questi ulteriori elementi a suo carico, L.A. è stato dichiarato in arresto per detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente e condotto presso la Casa Circondariale di Busto Arsizio.