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Arrestati tre cittadini tunisini e denunciati altri sei stranieri

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Personale della Questura e del Posto Polizia Ferroviaria hanno arrestato tre cittadini tunisini per spaccio, resistenza e minacce a Pubblico Ufficiale e denunciato altri sei cittadini stranieri

Nel pomeriggio di ieri 12 maggio, intorno alle 16.30, personale del Posto Polfer di Varese, nel corso di un servizio finalizzato al contrasto dello spaccio al dettaglio di stupefacenti, ha notato un cittadino italiano, già conosciuto come assuntore di droghe, vagare nei pressi della Stazione Ferrovie Nord e dirigersi successivamente verso il centro cittadino, zona Piazza della Repubblica.

Gli operatori, dopo aver contattato la Squadra Mobile, hanno seguito l'uomo che, raggiunto un gruppo di extracomunitari davanti al centro commerciale "Le Corti", si è avvicinato ad un individuo che gli ha consegnato un involucro estratto dalla propria bocca, previa consegna da parte del cliente di alcune banconote arrotolate.

I due si sono poi allontanati, il cittadino extracomunitario in sella ad una bicicletta gialla, e in quel momento sono stati fermati dagli agenti a cui hanno consegnato spontaneamente lo stupefacente (2,4 grammi di hashish) e la somma di 40 euro.

Il cliente ha ammesso di acquistare abitualmente la droga dallo spacciatore fermato, cittadino tunisino trentenne, senza fissa dimora, con numerosi precedenti per reati connessi all' immigrazione clandestina, facilmente individuabile per via della bicicletta gialla.

Proprio intorno a tale veicolo è sorta improvvisamente una lite dai toni accesi, che ha avuto un epilogo clamoroso e assolutamente imprevedibile. Un operatore Polfer, in procinto di effettuare il sequestro della bicicletta, è stato avvicinato da un altro maghrebino, J.T., che si è opposto con violenza verbale e fisica alla sottrazione della bicicletta, che reclamava come propria. Nonostante l'Agente si fosse qualificato, facendo presente all'uomo che stava intralciando una operazione di polizia, questi ha insistito nel suo atteggiamento, ingaggiando un vero e proprio "tira e molla" con l'Agente.

L'obiettivo del giovane, ventottenne tunisino, residente a Varese, con molteplici precedenti per stupefacenti, rissa, lesioni, danneggiamento, reati contro il patrimonio e reati connessi al'immigrazione clandestina, era quello di trascinare l'avversario verso un gruppo di connazionali raggruppatisi nelle vicinanze, in modo tale da poter contare sul loro aiuto per divincolarsi.

In effetti i componenti del gruppo, circa una decina, hanno ostacolato l'attività dell'operatore, mentre J.T. forte del loro supporto, ha sganciato dalla bici la catena antifurto, brandendola contro l'avversario e minacciando di colpirlo, spalleggiato da un connazionale che ha raccolto dal muro di una vicina fioriera un mattone.

L'Agente, vista la situazione estremamente pericolosa per la propria incolumità, ha estratto l'arma di ordinanza esplodendo un colpo in aria a scopo intimidatorio, senza tuttavia far desistere i propri aggressori.

Tutto ciò è avvenuto in pochi concitati attimi.

L'intervento di altri colleghi della Polfer, nonché di un operatore della Squadra Mobile che si è scagliato addosso a J.T. immobilizzandolo ha permesso di riprendere il controllo di una situazione che andava facendosi sempre più delicata.

Un importante ausilio agli operatori è stato fornito anche da una pattuglia della Polizia Locale.

I nove cittadini extracomunitari, otto tunisini e un palestinese, coinvolti nella vicenda, sono stati condotti in Questura ed identificati.

Su disposizione dell'Autorità Giudiziaria, M.A.O., lo spacciatore dalla bicicletta gialla, è stato arrestato per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti.

J.T. è stato arrestato per resistenza e minacce a Pubblico Ufficiale, così come A.M., cittadino tunisino di 28 anni, irregolare sul territorio nazionale, senza fissa dimora, che lo aveva spalleggiato armato di mattone.

Gli altri sei stranieri, di età compresa tra i 25 e i 36 anni, tutti senza fissa dimora, sono stati denunciati in stato di libertà per resistenza e minacce a Pubblico Ufficiale.


13/05/2011

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