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Squadra Mobile: Arresto di un pregiudicato italiano per tentato omicidio.

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Squadra Mobile: Arresto di un pregiudicato italiano per tentato omicidio.

Nella serata di domenica 13 marzo, la Squadra Mobile di Varese, a conclusione di una serrata attività investigativa, è riuscita a individuare l'autore del tentato omicidio commesso sabato scorso nel quartiere San Fermo a Varese ai danni di A.E., di anni 42, attualmente ricoverato in ospedale in prognosi riservata per le gravi ferite riportate.

L'indagine è scaturita dalla segnalazione del Pronto Soccorso dell'Ospedale di Circolo di Varese dove, intorno alle 18.00 di sabato, si era presentato un uomo con gravi ferite da arma da taglio, che veniva ricoverato e sottoposto d'urgenza ad un complesso intervento chirurgico.

La Squadra Mobile, giunta immediatamente sul posto, ha identificato il cognato della vittima, che aveva provveduto ad accompagnarla in Ospedale, ma che si è mostrato reticente a fornire ogni tipo di informazione e, addirittura, ha rilasciato dichiarazioni false che hanno condotto ad una denuncia in stato di libertà nei suoi confronti per il reato di favoreggiamento personale in tentato omicidio.

Da una prima ricostruzione della vita della vittima, è emersa una recente separazione dalla moglie, confermata dall'esame del telefono cellulare, nel quale erano presenti innumerevoli sms e telefonate al numero di una donna che hanno lasciato intendere agli investigatori l'esistenza di una relazione sentimentale in corso.

L'utenza, tuttavia, era intestata ad una donna, assolutamente estranea ai fatti, che disconosceva tanto l'esistenza di quel numero telefonico, quanto la vittima dell'accoltellamento.

Rintracciata poco dopo l'autovettura di A.E., all'interno è stato rinvenuto il portafoglio con la foto di una donna che, attraverso una rapida attività informativa, è stata identificata compiutamente. Raggiunta presso la propria abitazione, la donna ha dichiarato che intorno alle 18.00 di sabato aveva ricevuto una telefonata dalla vittima, alla quale era sentimentalmente legata, che sosteneva di essere stata appena accoltellata da tale "Pasquino", ovvero D. P., di anni 44, ex convivente.

La persona in questione è stata rintracciata dalla Squadra Mobile all'interno della propria abitazione di Saltrio (VA): non appena gli operatori hanno bussato alla porta qualificandosi, ha tentato la fuga da una finestra posta sul retro, ma è stato prontamente fermato. Si tovava in compagnia di una donna con la quale aveva avviato da poco una nuova relazione sentimentale.

Condotto in Questura, l'uomo ha reso piena confessione raccontando che sabato, mentre si trovava al bar tabacchi di via Brennero, aveva ricevuto una telefonata dal cognato della vittima, che gli chiedeva dove si trovasse e la possibilità di un incontro. D.P., che stava andando via dal bar, era allora tornato indietro ma, proprio in quel momento, si era accorto che A.E. gli veniva incontro con fare minaccioso, per poi estrarre una pistola dalla cintola dei pantaloni, che gli puntava al basso ventre, minacciandolo di morte.

Ne nasceva una colluttazione nel corso della quale D.P., con un coltello a serramanico che aveva in tasca, colpiva ripetutamente il rivale al collo, all'addome, al torace ed al gluteo, per poi fuggire via. La pistola, caduta in terra, veniva recuperata dal cugino di D.P. identificato in I.G. di anni 42. che si impossessava dell'arma.

L'immediata perquisizione presso l'abitazione di quest'ultimo ha permesso di accertare che l'uomo si era già liberato dell'arma cedendola ad un proprio amico affinché la nascondesse nel proprio garage. Un ulteriore perquisizione ha consentito il recupero e il contestuale sequestro dell'arma, con conseguente denuncia di entrambi per detenzione di arma clandestina.

Stessa sorte toccava alla vittima A.E. che, considerate le gravi condizioni di salute, è stato deferito in stato di libertà per il reato di porto di arma clandestina e minacce aggravate, in attesa di essere sentito in merito al possesso dell'arma e alla dinamica dell'evento criminoso.


16/03/2011

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