Gli agenti del Commissariato di Busto Arsizio hanno denunciato un cittadino italiano per truffa aggravata
Nei giorni scorsi personale del Commissariato di Busto Arsizio ha denunciato un cittadino italiano per truffa aggravata.
Un anno fa l'uomo, quarantacinquenne, era stato assunto da un'azienda tessile di Busto Arsizio per curare le vendite, in particolare in Sardegna.
Il denunciato si occupava soprattutto di procacciare nuovi clienti, ma non si limitava a questo: all'atto della stesura degli ordini di vendita chiedeva ai clienti un acconto prima di trasmettere gli ordinativi stessi in ditta.
Di questo particolare, tuttavia, la ditta era all'oscuro ed infatti il raggiro è venuto alla luce quando, dopo i primi ordini evasi, la ditta ha cominciato a ricevere comunicazioni da clienti che lamentavano differenze tra quanto versato come acconto al "procacciatore" e quanto invece scontato dal saldo finale delle fatture.
Da qui sono partiti i controlli da parte dell'azienda dai quali sono emerse le difformità tra le copie degli ordini forniti dai clienti e gli ordini inviati dall'agente in ditta.
L'azienda ha presentato querela nei confronti del rappresentante infedele presso gli Uffici del Commissariato di Busto Arsizio, i cui operatori hanno provveduto a inoltrare denuncia all'Autorità Giudiziaria per il reato di truffa aggravata.