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Cerimonia commemorativa Guardia S. di P.S. V. Di Puppo vittima del dovere.

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Cerimonia di commemorazione in memoria della Guardia Scelta di Pubblica Sicurezza Vincenzo Di Puppo, vittima del dovere.

Carte ormai ingiallite dall'usura e dal tempo, nomi e luoghi che richiamano alla memoria solo vaghi ricordi, ma il riconoscimento del valore e dell' importanza dell'esempio restano intatti nel cuore di ogni appartenente alla Polizia di Stato.

Gallarate, sera del 7 marzo 1980: la Volante del Commissariato riceve dalla sala radio la segnalazione di una rapina in atto presso la gioielleria "Manzoni", nella via omonima.

Quattro malviventi hanno fatto irruzione nel negozio, immobilizzato nel retrobottega la titolare, i dipendenti e due clienti, coperto con un telo la vetrina.

La pattuglia si trova a poche decine di metri dalla gioielleria e in pochi istanti giunge sul posto.

L'equipaggio della Volante è composto dal capo pattuglia e autista, Guardia Scelta Vincenzo di Puppo, e dal gregario, Guardia Fausto Rizzetti.

I due notano subito la "stranezza" del telo sulla vetrina: poche parole per concordare le modalità dell'intervento, uno sguardo e poi gli operatori, scesi dall'auto, armi in pugno, si muovono: Di Puppo si dirige verso l'ingresso principale, Rizzetti verso il retrobottega.

In quel momento un'automobile parcheggiata più avanti, lungo il lato opposto della strada, esegue una improvvisa retromarcia, per fermarsi in corrispondenza dei due colleghi: attraverso il finestrino l'autista spara a raffica contro di loro, ferendoli gravemente.

Di Puppo viene inoltre colpito anche da uno dei malviventi che, trovandosi all'interno della gioielleria, si è affacciato all'ingresso.

Al rumore degli spari i rapinatori si danno alla fuga attraverso la porta sul retro, senza essere riusciti a prendere nulla. Uno dei banditi sovrasta Rizzetti accasciato a terra, gli pianta un piede sul petto e punta l'arma: mentre la Guardia, rassegnata, chiude gli occhi, un complice trascina via il malvivente per affrettare la fuga…. "Lascia stare, andiamo via se no ci prendono".

Arrivano i primi soccorsi, ma la corsa verso l'ospedale è inutile per Vincenzo Di Puppo: l'uomo, di 38 anni, originario di Cosenza, spira in autoambulanza per le molteplici ferite da arma da fuoco al capo, al busto e al braccio sinistro.

Lascia la moglie Giuseppina e la figlia Francesca, di appena otto anni.

Fausto Rizzetti invece si salva, dopo essere stato sottoposto ad un lungo e complesso intervento chirurgico: verrà decorato con la medaglia d'argento al valor civile.

Per i tragici fatti di quella sera del 7 marzo di trentuno anni fa Vincenzo Di Puppo è stato decorato alla memoria con la medaglia d'oro al valor civile: la preparazione professionale, l'alto senso del dovere, l'eccezionale coraggio dimostrati sono stati riconosciuti ed esaltati dalla popolazione di Gallarate, accorsa in massa a rendere onore alla salma del caduto.

Questa mattina si è svolta, presso la sede del Commissariato di P.S. di Gallarate, la cerimonia di commemorazione in memoria del coraggioso e sfortunato collega.

Il Questore di Varese Marcello Cardona, insieme ai vertici della Polizia di Stato della provincia, ha deposto una corona di fiori presso la lapide commemorativa, collocata all'ingresso del Commissariato.


07/03/2011

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