Denunciati dalla Digos 18 cittadini stranieri e 5 italiani per false dichiarazioni nell'ambito della procedura di emersione
Nei giorni scorsi personale della Digos della Questura di Varese, a conclusione di una lunga e complessa attività di indagine, ha denunciato complessivamente 23 persone.
Queste, in concorso tra loro e con ruoli diversi, nei mesi scorsi avevano presentato false attestazioni allo Sportello Unico Immigrazione di Varese, nell'ambito della procedura di emersione prevista dalla medesima legge.
Si è accertato, infatti che gli stranieri riescono ad attivare l'intera procedura per ottenere il permesso di soggiorno, perché "consigliati" da cittadini italiani e stranieri che danno "indicazioni" in merito all'iter da seguire.
In particolare, avviene che un cittadino italiano o straniero insediato sul territorio "adeschi", dietro pagamento, lo straniero in cerca disperata dell'anelato permesso di soggiorno mettendolo in contatto con un datore di lavoro fittizio e riuscendo a creare in tal modo il gioco della domanda e dell'offerta, unica strada per consentire, in tempi brevi, di ottenere lo sperato documento.
La dinamica della macchinosa procedura presenta degli aspetti lacunosi: l'"offerente", per avidità di denaro, dimentica di rispettare le condizioni ed i limiti imposti dalla normativa di settore, ma "ingorantia legis non excusat".
Nel caso specifico, infatti, alcuni cittadini italiani, nel mese di settembre u.s., si erano fatti notare per aver inoltrato un numero di domande telematiche di emersione di lavoro irregolare superiore a quello consentito dalla legge, dichiarando falsamente che gli extracomunitari fossero tutti colf/ badanti alla proprie dipendenze in Varese e provincia.
Gli stessi sono stati denunciati per aver tentato di far redigere un atto pubblico ideologicamente falso, cercando di indurre in errore il personale dell'Ufficio Immigrazione della Questura e dello Sportello Unico di Varese, tramite l'inoltro di istanze di emersione di lavoro irregolare per ottenere il rilascio di permesso di soggiorno a favore dei singoli stranieri che in realtà non possedevano i requisiti previsti dalla sanatoria.