Squadra Mobile Perquisizioni presso il campo nomadi di Cairate: Tre arresti
La Squadra Mobile di Varese, nei giorni scorsi, avviava un'attività investigativa finalizzata ad arginare il fenomeno dei furti in appartamento nella provincia di Varese.
Diverse le abitazioni colpite, principalmente nei Comuni di Varese, Gavirate, Gazzada e Lozza. Grazie ad un numero parziale di targa notato da una vittima, personale della Squadra Mobile identificava in una Peugeot 106 il veicolo utilizzato per la fuga dagli autori dei furti.
Secondo quanto emerso dai successivi accertamenti, l'auto risultava in uso a cittadini di etnia rom controllati in tutto il Nord Italia. I servizi di controllo del territorio predisposti dalla Questura di Varese, congiuntamente a riservati servizi di osservazione, consentivano di individuare l'autoveicolo all'interno del Campo Nomadi di via Milano a Cairate (VA).
Nel frattempo, dalle immagini estrapolate da una telecamera installata presso un'abitazione colpita, venivano immortalati tre autori: sebbene i volti erano coperti dai cappucci, l'abbigliamento veniva ripreso con estrema chiarezza.
In virtù degli elementi raccolti, l'A.G. di Varese emetteva un decreto di perquisizione del campo nomadi che veniva eseguito all'alba di ieri con l'ausilio di personale del Commissariato di P.S. di Gallarate e Busto Arsizio, aliquote del Reparto Prevenzione Crimine Lombardia e nuclei del Reparto Mobile di Milano.
All'interno del campo veniva rinvenuta l'auto utilizzata per commettere i furti e lo stesso abbigliamento ripreso dalle telecamere. Per tali motivi, l'A.G. di Varese prediponeva un provvedimento di fermo di indiziato di delitto nei confronti dei fratelli JOVANOVIC Djousue e Patrik di anni 22 e 19, pluripregiudicati per reati contro il patrimonio.
Dai controlli delle persone presenti all'interno del campo emergeva che la moglie di uno dei due arrestati, tale DJORDEVIC Manuela di anni 22, risultava colpita da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Saluzzo per il reato di furto aggravato.
All'interno di alcune roulotte, inoltre, veniva rinvenute e sequestrate valigie e sacchi colmi di banconote contraffate da 50, 100, 500 euro e franchi svizzeri del tipo solitamente utilizzato per compiere le truffe denominate "reap-deal", ovvero operazioni di cambio fraudolento di denaro. Taluni rom del campo, infatti, avevano già precedenti specifici.
La donna è stata condotta presso il carcere di Monza, i due uomini presso il carcere di Varese.
Proseguono le indagini per accertare tutti i furti e le eventuali truffe commesse dalla banda.