Operatori della Digos hanno denunciato tre stranieri ed un italiano per reati inerenti la normativa sugli stranieri
Personale della Digos di Varese, nell'ambito della continua attività di controllo e monitoraggio dei fenomeni legati all'immigrazione clandestina anche legati ad eventuali contesti eversivi che potrebbero celarsi all'interno di essi, svolgendo una mirata attività d'indagine al fine di impedire che cittadini clandestini legati a territori fortemente islamizzati, possano entrare in territorio nazionale senza che le autorità possano verificarne l'effettiva identità, ha ottenuto nei giorni scorsi i seguenti risultati:
Il 29 agosto sono stati denunciati un cittadino italiano ed un tunisino, i quali fornivano falsi documenti, in particolare contratti di lavoro di buste paga a cittadini stranieri che dovevano rinnovare il permesso di soggiorno.
Il pagamento di dette "forniture" si aggira tra i 2000 e 3000 euro per i contratti di lavoro e 70 euro per ogni busta paga richiesta dallo straniero.
L'attività investigativa è nata circa sei mesi fa quando da verifiche effettuate dagli operatori della Digos su contratti di lavoro è emerso che società imprenditoriali e ditte di fatto non esistevano.
Il fenomeno coinvolge oltre che la provincia di Varese anche diverse province del Nord Italia in particolare della Lombardia e e Piemonte.
I due sono stati denunciati per favoreggiamento della permanenza di cittadini stranieri sul territorio nazionale e utilizzo di permessi per soggiorno alterati o contraffatti.
Nella giornata del 30 agosto sono stati denunciati due cittadini stranieri.
I due, cittadini pakistani, di 40 e 23 anni, avevano presentato in occasione del Decreto Flussi del 2006 una fittizia istanza intesa ad ottenere il nulla osta di ingresso sul territorio nazionale mediante il Decreto Flussi 2006.
I due producevano atti idonei diretti in modo non equivoco a far redigere un atto pubblico ideologicamente falso, inducendo in errore il personale dell'Ufficio Immigrazione della Questura di Varese.
I pakistani sono stati denunciati per favoreggiamento all'ingresso sul territorio nazionale di cittadini stranieri e utilizzo di permessi per soggiorno alterati o contraffatti.