Operatori della Squadra Mobile hanno arrestato un cittadino italiano di 70 anni per abusi sessuali ai danni di minori
Nelle prime ore della mattinata di martedì 27 luglio, la Squadra Mobile di Varese, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Varese, ha tratto in arresto un cittadino italiano di anni 70, per abusi sessuali ai danni di minori.
L'indagine scattava a seguito della segnalazione di una donna che, casualmente, ascoltava una conversazione telefonica tra il cognato ed un ragazzino, avente ad oggetto espliciti riferimenti sessuali e la promessa di un provino di calcio a Milanello, con un appuntamento tra i due che sarebbe avvenuto di lì a poco in p.le Kennedy. La donna, già da tempo in allarme per le voci insistenti sulla pedofilia del cognato, si rivolgeva alla Squadra Mobile di Varese che, immediatamente, predisponeva un servizio di osservazione nel luogo indicato e verificava l'incontro tra il soggetto segnalato ed un giovane ragazzo di sesso maschile poi identificato in un minore di anni 15.
Dalle prime indagini emergeva che l'uomo aveva l'hobby di arbitrare squadre giovanili di calcio per il C.S.I. ed era attratto da ragazzini minori degli anni 16.
Sulla base degli elementi acquisiti, la Procura della Repubblica di Varese autorizzava l'intercettazione telefonica dell'utenza in uso all'indagato, grazie alla quale si accertavano contatti telefonici con diversi minorenni, tutti adescati in ambiente calcistico.
Le conversazioni registrate vertevano esclusivamente su tematiche di tipo sessuale, lusinghe e promesse dell'uomo di trasferimenti e provini presso blasonate squadre di calcio della Lombardia.
Gli incontri avvenivano prevalentemente all'interno dell'autovettura dell'indagato in zone appartate nei pressi del Luna Park o delle stazioni ferroviarie.
La Squadra Mobile, d'intesa con la Procura della Repubblica, sentiva a sommarie informazioni almeno 4 minorenni (uno dei quali di anni 13 all'inizio della relazione) ed uno attualmente maggiorenne ma di età compresa tra i 9 ed i 10 anni al tempo delle attenzioni sessuali subite dall'indagato. Tutti riferivano sempre la medesima tecnica. Raccontavano di essere stati avvicinati dall'uomo con lusinghe e promesse di provini presso importanti squadre di calcio, di aver ricevuto domande di carattere sessuale e proposte di visione di materiale pornografico quali giornali e filmati, di aver subito il compimento di atti sessuali.
L'uomo, già incensurato, su provvedimento del GIP del Tribunale di Varese, è stato associato presso la locale casa circondariale e dovrà rispondere del reato di abusi sessuali aggravati in danno di minori.