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Varese - La Squadra Mobile arresta il presunto colpevole dell'omicidio avvenuto a Cocquio Trevisago

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arresto

fermato Piccolomo Giuseppe, il presunto assassino della donna di 82 anni

Il 25 novembre u.s., Giuseppe Piccolomo, 58 anni, imbianchino di Ispra, è stato fermato dalla polizia di Stato, per omicidio aggravato premeditato da brutalità e futili motivi, nei confronti di Carla Molinari, la donna di 82 anni, trovata uccisa nella sua casa di via Dante Alighieri a Cocquio Trevisago (VA).

Le prove raccolte dagli agenti della Squadra Mobile di Varese, diretti dal dott. Sebastiano Bartolotta, in collaborazione con lo Sco e con il coordinamento del Procuratore Maurizio Grigo e del Sostituto Luca Petrucci, sono «inequivocabili».

L'omicidio risale al 5 novembre u.s. quando ignoti, dopo essere penetrati nell'abitazione della vittima, l'aggredivano con modalità particolarmente efferate: le procuravano plurime lesione d'arma da taglio, le recidevano la gola e, infine, le amputavano le mani, asportandole dalla scena del crimine.

Le prime indagini, avviate in tutte le possibili direzioni, facevano ritenere che l'autore materiale fosse una persona conosciuta dalla vittima e che il movente del delitto andasse ricercato in rapporti di natura personale e/o economica.

Particolare interesse destava il ritrovamento sulla scena del crimine di quattro mozziconi di sigarette che, secondo quanto accertato dalla Polizia Scientifica, erano stati fumati da quattro persone diverse e non all'interno della casa.

Una svolta decisiva nelle indagini si e' delineata il 12 novembre u.s., allorquando veniva rintracciata una testimone che raccontava agli investigatori un episodio al quale aveva assistito: un uomo, dopo essersi seduto ad un tavolo in un bar di Cocquio Trevisago, versava l'intero contenuto di un posacenere pieno di mozziconi di sigarette in un barattolo trasparente che aveva estratto dal piumino. La descrizione minuziosa del soggetto è stata fondamentale per i successivi riscontri.

La polizia giudiziaria, dimostrando intuito investigativo, nei giorni successivi all'acquisizione della notizia ha svolto un servizio di appostamento presso il bar indicato dal teste acquisendo ulteriori elementi utili.

La competenza espressa da tutti gli organi investigativi intervenuti: Squadra Mobile di Varese - Servizio Centrale Operativo - Polizia Scientifica di Varese, Milano e di Roma - unitamente alla collaborazione dei tanti cittadini - ha permesso di risolvere, in tempi brevi, quello che è uno dei più efferati delitti commessi in questa provincia.


04/12/2009

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