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DENUNCIATO UN LUINESE DALLA POLIZIA DI STATO DI LUINO PER LA DETENZIONE ILLEGALE DI UNA CARABINA E DUE FUCILI

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sequestro armi

La Polizia di Stato di Luino ha denunciato in stato di libertà un quarantottenne luinese per avere omesso di comunicare all’Autorità di Pubblica Sicurezza la detenzione di una carabina e due fucili.

Le armi da fuoco erano detenute dall’uomo dopo averle ereditate da un prossimo congiunto che conviveva con lui, deceduto anni orsono, ma senza essersi mai curato di informare la Polizia di Stato.

Quando gli agenti hanno appreso che il detentore ufficiale delle armi era deceduto, hanno verificato quale fosse stata la sorte delle armi di cui aveva dichiarato la detenzione, scoprendo che le stesse si trovavano ancora nella casa di famiglia di Luino, nella piena disponibilità del quarantottenne, divenutone civilisticamente proprietario per successione ereditaria, il quale però non aveva mai regolarizzato la propria detenzione (e d’altro canto è risultato anche privo di porto d’armi o di nulla osta alla detenzione).

È quindi scattata la doverosa denuncia e l’immediato sequestro delle armi.

Si rammenta che la Legge sanziona chi, a conoscenza che in un luogo in sua disponibilità si trovano armi o munizioni, non ne fa immediata segnalazione al competente ufficio della Polizia di Stato o dell’Arma dei Carabinieri.

In nessun caso si devono trasportare presso gli uffici delle Forze dell’ordine le armi rinvenute, in quanto si sarebbe denunciati, a meno che si sia già titolari di porto d’armi che ne consenta il trasporto, e soprattutto perché potrebbe essere pericoloso toccare o smuovere le armi stesse.

Nel caso specifico, non infrequente, di armi legalmente appartenute a familiari deceduti, corre identico obbligo (penalmente sanzionato) di comunicare al competente ufficio della Polizia di Stato o dell’Arma dei Carabinieri entro 72 ore dal decesso la presenza delle armi, potendo nell’occasione formalizzare la volontà di disfarsi delle stesse, che in tal caso sono acquisite dall’Autorità.

Chi invece intendesse conservare le armi ereditate, magari per il loro valore economico o anche solo affettivo, oltre ad assicurarsi di effettuare la suddetta segnalazione dovrà poi anche conseguire il rilascio di un titolo di polizia che lo abiliti alla detenzione delle armi stesse, ovvero un porto d’armi o un nulla osta alla detenzione; nel frattempo le armi e munizioni dovranno essere conservate presso un’armeria o comunque presso terze persone già legalmente autorizzate alla detenzione di armi, comunicando il tutto all’ufficio di pubblica sicurezza, oppure saranno temporaneamente custodite dagli agenti in attesa della conclusione della procedura di rilascio.

Negli altri casi, ivi compresa la possibilità che l’erede non riesca a conseguire il rilascio del titolo di polizia, è obbligatorio cederle definitivamente ad eventuali acquirenti (armerie oppure privati legalmente autorizzati) o richiederne la rottamazione (che sarà effettuata presso gli enti preposti sotto la supervisione dagli uffici di pubblica sicurezza).


24/08/2021

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