Era circa l’una e trenta della scorsa notte quando la volante della Polizia di Stato di Busto Arsizio, transitando in corso Sempione, direttrice lungo la quale si registra la presenza notturna di qualche prostituta, ha notato la manovra sospetta di un’utilitaria che, alla vista della pattuglia, ha svoltato improvvisamente imboccando una via laterale.
A quel punto gli agenti hanno intimato all’autista di fermarsi, ma quest'ultimo, al contrario, ha invece accelerato immettendosi in una strada sterrata per poi fermarsi improvvisamente e fare scendere dall'auto due donne di colore in abiti succinti che hanno subito provato ad allontanarsi nell'adiacente area boschiva.
I poliziotti sono riusciti a bloccare l’autista, un italiano di 45 anni, e a raggiungere le due donne, entrambe di nazionalità nigeriana. E’ stato subito chiaro, poichè ammesso dallo stesso autista e confermato dai messaggi e dalle chat presenti sul suo cellulare, che l’uomo, non occasionalmente e come stava facendo anche in quella circostanza, era solito accompagnare donne che si prostituiscono sul "Sempione" dalla stazione ferroviaria e viceversa.
Per l’italiano è scattata la denuncia per favoreggiamento alla prostituzione mentre la posizione nel territorio nazionale delle nigeriane, 'richiedenti la protezione internazionale' e domiciliate in altre città, sarà approfondita.
Altri episodi in questi ultimi giorni hanno visto intervenire le volanti di via Foscolo per contenere e sanzionare comportamenti quantomeno “sopra le righe”.
Ieri pomeriggio, infatti, una pattuglia che si trovava in largo San Giuseppe ha notato che un uomo era al volante di un’autovettura senza che indossasse la cintura di sicurezza e con un cane sulle gambe. Trattandosi di una condotta di guida certamente non idonea, i poliziotti hanno intimato all’uomo di fermarsi per redarguirlo, ma il conducente per tutta risposta ha iniziato ad offendere gli agenti, addirittura filmandoli con il cellulare e contestando il loro operato anche in modo teatrale e sotto gli occhi di altre persone presenti in strada. Così facendo ha finito per ottenere, al posto di un semplice richiamo al rispetto delle regole e dei requisiti di sicurezza, una denuncia per oltraggio a pubblico ufficiale e varie contestazioni per violazioni del codice della strada.
Poco prima la pattuglia era anche intervenuta in via Milazzo dove una donna chiedeva aiuto perché era inseguita e minacciata con un coltello da un’altra donna. Arrivati sul posto gli agenti hanno identificato vittima e rea, rispettivamente di nazionalità nigeriana e ivoriana, e accertato che, probabilmente per motivi sentimentali legati ad un uomo che le due spasimanti si contenderebbero, la donna ivoriana aveva inseguito a piedi l'altra donna, impugnando un coltello e minacciando di “sgozzare” lei e tutta la sua famiglia in Africa.
Nessuna traccia del coltello, che sicuramente la donna ivoriana aveva brandito come mostrato dalle immagini registrate dalla nigeriana attraverso il cellulare, ma che probabilmente era riuscita a gettare prima di essere fermata dalla volante. Per lei è quindi scattata una denuncia per il possesso del coltello e le minacce gravi rivolte alla vittima.