Continua senza sosta l’attività di contrasto alle truffe da parte della Polizia di Stato. Nella giornata di ieri, grazie anche al lavoro sinergico tra i diversi uffici della provincia di Varese, sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria ben sei soggetti, cinque uomini e una donna, ritenuti responsabili del reato di truffa.
L’adescamento delle vittime si è concretizzato, come spesso purtroppo accade, in quasi tutti i fatti accertati, tramite i canali web, luogo dove sempre più frequentemente i cittadini vengono raggirati da falsi siti e/o false proposte commerciali.
Un uomo di origini salernitane, intestatario del conto corrente presso il quale è stato disposto dalla vittima il pagamento della somma di euro 186,00, è stato denunciato dagli uomini del Commissariato di Busto Arsizio per aver venduto un telefono cellulare mai pervenuto all’acquirente, tramite un falso sito web e-commerce, successivamente sparito dalla rete.
Simile il caso scoperto dagli Agenti del Settore di Polizia di Frontiera di Luino, in cui è stato un negoziante di Germignana ad essere finito nella rete di un truffatore, un uomo di origini pugliesi, individuato e denunciato dai poliziotti. Nello specifico, il venditore, dopo aver spedito un primo casco protettivo per bici, acquistato per un centinaio di euro dal truffatore tramite apposito sito web e-commerce, ha provveduto a spedire a quest’ultimo, a seguito di un reclamo per oggetto non corrispondente alla descrizione, un secondo casco protettivo in cambio del reso. Purtroppo per il commerciante, invece del reso al suo indirizzo è arrivato solo un fusto di detersivo.
La Polizia Postale di Varese ha poi denunciato altri due soggetti, una donna di Genova e un nigeriano, risultati intestatari di alcuni conti correnti presso cui un’anziana signora di Arcisate aveva versato somme di denaro per un importo complessivo di euro 18.000,00, poiché vittima di una tecnica di truffa attualissima, tramite la quale il truffatore, mediante l’utilizzo dei social network, manifestando finte situazioni di difficoltà economiche e/o problemi di salute, induce la vittima a versare denaro nei propri conti facendo leva sulla fragilità e la bontà d’animo di quest’ultima.
Sempre nella giornata di ieri, gli uomini del Commissariato di Gallarate, hanno denunciato l’intestatario del conto corrente presso il quale un apprendista carrozziere di Gallarate aveva versato la somma di 500,00 euro a titolo di acconto per la frequenza di un corso professionalizzante, riuscendo, inoltre, a smascherare una fitta rete di false scuole professionali online gestite da un gruppo di truffatori originari di Taranto. Il portale delle false scuole professionali è stato duplicato fraudolentemente sulla falsa riga del sito ufficiale della “Scuola Radio Elettra”, ma grazie alla denuncia sporta dalla vittima ed alle attività di indagine svolte dal Commissariato di Gallarate, è stato possibile puntare i riflettori sull’intera faccenda.
Da ultimo, i poliziotti della polizia stradale di Varese hanno denunciato un commerciante di automobili di questa provincia, risultato poi senza sede commerciale, per aver venduto un’automobile nel 2017 con il valore del contachilometri manomesso. Nella fattispecie, è stato recentemente accertato dagli Agenti che il contachilometri era stato scalato di 130.000 Km.