Nei giorni scorsi, operatori della Polizia di stato della Squadra Volante di Varese sono intervenuti nella zona di Biumo a fronte della segnalazione da parte di un cittadino straniero del furto del proprio telefono cellulare.
Lo straniero, un ventenne originario del Salvador, ha raccontato di essere stato a cena presso un ristorante della zona in compagnia di altri amici e di essere poi, una volta uscito dal ristorante, stato derubato del cellulare proprio dai suoi accompagnatori.
Gli operatori, dopo aver riscontrato l’effettivo svolgimento della cena, si sono prodigati per cercare i presunti responsabili.
Nel frattempo è stata allertata anche l’altra Volante impegnata nel controllo del territorio cittadino, poiché presso il medesimo ristorante si era appena consumata una rapina posta in essere da due cittadini salvadoregni.
Gli operatori, ricostruendo la vicenda, sono arrivati alla conclusione che i responsabili della rapina fossero la vittima del furto prima denunciato e un compagno che, armati di mazza da baseball e coltello, hanno intimato al responsabile dell’esercizio commerciale di fornire informazioni su dove potessero essersi recati i cittadini nord africani che, insieme a loro, avevano consumato la cena. Alla risposta negativa del titolare, i due hanno intimato al ristoratore di consegnare loro delle birre e lo ha minacciato brandendo la mazza e puntandogli contro l’arma da taglio, per poi darsi alla fuga.
La Volante ha immediatamente raggiunto di due cittadini salvadoregni, fratelli, entrambi ventenni, e li ha tratti in arresto per la rapina consumata.
Nei giorni immediatamente successivi, gli operatori della Squadra Volante, hanno tratto in arresto, nell’ambito del rafforzamento delle pattuglie in servizio di prevenzione ai reati di natura predatoria, due cittadini marocchini senza fissa dimora, ventenni, già pregiudicati per reati contro il patrimonio e inerenti gli stupefacenti.
Nello specifico, i due si sono resi responsabili di furto di capi di abbigliamento all’interno di un esercizio commerciale del centro “Le Corti”, asportando e danneggiando un capo del valore di circa 200 euro.
Più in particolare uno dei due è stato prontamente fermato all’interno del centro commerciale, mentre l’altro, che si è inizialmente dato alla fuga, è stato raggiunto dagli operatori della Polizia di Stato fornendo agli stessi una versione dei fatti poco veritiera, raccontando ai poliziotti di trovarsi a Varese solo per raggiungere il cugino che sapeva essersi messo nei guai.
Giunto anche lui in Questura, il fuggitivo è stato riconosciuto dall’addetto della Vigilanza delle Corti come co-responsabile del furto.
I due sono stati associati in carcere a Varese.