Rintracciato ed arrestato l’autore del ferimento avvenuto nella tarda mattinata del 28 novembre presso la stazione ferroviaria del Terminal 1 dello scalo di Malpensa. Dopo essere stato identificato dalla Polizia di Stato dell’Ufficio di Frontiera dell’aeroporto, M.Y. cittadino marocchino di anni 30, già arrestato due anni fa dagli uomini della Polaria per lesioni gravi ai danni di un cittadino del bangladesh che come lui procacciava i carrelli ai passeggeri offrendo un servizio di facchinaggio, è stato denunciato dagli uomini della Polaria alla Procura della Repubblica di Busto Arsizio. Nel contempo sono state inserite le ricerche per rintracciare M.Y. che subito dopo l’efferato gesto si era dato alla fuga rendendosi irreperibile.
Nel pomeriggio di sabato 3 dicembre la Polizia Ferroviaria di Milano Porta Garibaldi contattava i colleghi della Polizia di Frontiera di Malpensa segnalando che M.Y. era stato trovato presso la biglietteria della stazione ferroviaria di quello scalo. Di intesa con il PM della Procura della Repubblica di Busto Arsizio, titolare delle indagini, dott.ssa Calcaterra, e del Sost. di Turno presso la Procura di Milano, la Polizia Ferroviaria, previo invio da parte della Polaria di tutta la documentazione, ha proceduto al Fermo di P.G. del cittadino marocchino, conducendolo presso la casa Circondariale di San Vittore.
M.Y. è persona nota alla Polizia di Stato dell’Ufficio di Frontiera dell’aeroporto, in quanto già arrestato per un analogo episodio nel marzo 2014. Scarcerato nell’agosto del medesimo anno, M.Y. veniva accompagnato con provvedimento del Questore di Varese presso il CIE di Bari al fine di dare esecuzione al provvedimento di espulsione. Durante la permanenza al centro M.Y. presentava istanza di asilo politico, recentemente denegata dalla Commissione territoriale per Rifugiati.
Intanto nei giorni scorsi la Polaria ha effettuato reiterati controlli nei confronti di alcuni personaggi che gravitano in aerostazione allo scopo di procacciare clienti per il trasporto dei bagagli, tutti noti ed identificati nei cui confronti sono stati adottati provvedimenti amministrativi come il foglio di via, non disponendo di altri strumenti per contrastare il fenomeno, seppur notevolmente ridotto, trattandosi per lo più di stranieri regolari sul territorio o italiani con qualche precedente.